Palazzo di Giustizia ancora 'parcheggiato'. Si cerca una mediazione tra le parti

Una delle incompiute 'storiche' in riva allo Stretto è in attesa da tempo di veder i lavori all'interno del cantiere ripartire

Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, nessuna novità all’orizzonte. Una delle incompiute ‘storiche’ in riva allo Stretto è in attesa da tempo di veder i lavori all’interno del cantiere ripartire.

“Dopo la rescissione in danno alla ditta che aveva vinto l’appalto e la successiva aggiudicazione alla seconda ditta che aveva partecipato alla gara d’appalto e siamo in fase di definizione.

L’indirizzo della politica è stato quello di fare subito la rescissione in danno nei confronti di chi aveva fatto un ribasso alto e abbiamo condiviso l’idea di rescindere in danno e di passare alla seconda impresa”, le parole di Falcomatà risalenti allo scorso 30 settembre.

Dopo quasi 8 mesi, la ‘fase di definizione’ è rimasta tale. L’ultimo aggiornamento è risalente alla scorsa settimana, quando si è tenuto un incontro tra le parti coinvolte (amministrazione comunale e ditta incaricata dei lavori) e il CTU, il Consulente Tecnico d’Ufficio.

Obiettivo e compito del Ctu è quello di trovare una mediazione tra comune e ditta, un compromesso che possa essere considerato soddisfacente per entrambi, così da poter ridare il via ai lavori. Il primo incontro è stato interlocutorio, non si sono registrate novità particolari con le parti che saranno (si spera presto) nuovamente convocate.

“Oggi è prematuro fare ipotesi concrete. Ci incontreremo nuovamente con il Ctu e ascolteremo la proposta, che speriamo sarà basata su dati oggettivi. La nostra volontà è quella di sbloccare il prima possibile questa situazione così da poter fare ripartire i lavori”, filtra da ambienti vicini a Palazzo San Giorgio

Si attende la proposta del Ctu (suggerirà un indennizzo del comune in favore della ditta?) per capire se le due parti potranno trovare l’accordo e sbloccare una situazione congelata da tropo tempo.