Reggio abbraccia Scopelliti, tra dolci ricordi e ferite. Ora il centrodestra che fa?

Piazza Duomo gremita, l'ex sindaco e governatore si commuove. Il segnale lanciato è chiaro: ma sarà raccolto?

Al momento giusto, anche le nuvole che incombevano sopra Piazza Duomo si sono fatte da parte. Spazzate via dalla curiosità che avvolgeva l’evento di presentazione del libro ‘Io sono libero’ di Giuseppe Scopelliti. Evento, come era scontato fosse, che è stato tutto tranne che la presentazione di un libro.

Erano infiniti i significati politici che si (mal) celavano dietro la manifestazione, molto più somigliante al comizio di chiusura di una campagna elettorale. Giuseppe Scopelliti ci ha provato in tutte le salse a dire ad affermare il contrario, probabile la sincerità dell’ex sindaco e governatore. Quanto accaduto a Piazza Duomo sfugge alla volontà anche di Scopelliti, l’appuntamento era troppo ghiotto ed importante per non racchiudere una serie di significati che andavano al di là del libro.

C’è la commozione a fare da sipario all’evento. Quella dell’imprenditore Maurizio Mauro, emozionato nel ricordare le vicissitudini vissute dalla propria famiglia, anche in prima persona, nel tratteggiare la lunga e solida amicizia con Scopelliti e nell’unire due destini che hanno dovuto fare i conti con ferite impossibili da rimarginare e una felicità ritrovata dopo anni di sofferenza.

La commozione dello stesso Scopelliti, travolto dall’affetto di una Piazza Duomo stracolma, ad invocare il ritorno sulla scena politica dell’ex sindaco. Passato e futuro, sogni e delusioni,  ‘Odi et amo’ che traspare evidente dalle parole di Scopelliti dedicate alla sua città. I dolci ricordi, inevitabilmente, si mescolano con le ferite. E’ un pomeriggio di chiaroscuri quello che accompagna alle prime luci della sera, un gioco di contrasti che poi è lo stesso che fa da cornice alla vita di tutti noi, o da sottofondo ad un universo ombroso e talvolta implacabile come quello della politica.

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Seppur il 90% delle frasi pronunciate dal palco di Piazza Duomo Scopelliti le avesse già esternate nel corso del tour di presentazione del libro o in numerose interviste concesse in questi mesi, è come fosse la prima volta. E’ il luogo ad essere diverso: Reggio Calabria si è fatta custode delle verità di Scopelliti e delle speranze dei suoi sostenitori.

Il viaggio tra passato e presente, con la nostalgia che si impossessa di Piazza Duomo, vede come tappa obbligatoria un futuro che è pieno di incertezze. Reggio Calabria vive una fase di ‘sospensione’, che è ben precedente allo stesso destino toccato a Giuseppe Falcomatà. Incantesimo dal quale sembra impossibile risvegliarsi, il messaggio lanciato da Scopelliti è chiaro e duplice. Non abbandonarsi alla rassegnazione, tornando a manifestare dissenso e rabbia, l’invito ai reggini.

Tornare al governo della città, con un progetto di idee valido e lungimirante, riavvolgendo il nastro e riunendo idealmente i fili rispetto ai tempi del Modello Reggio. Questa l’esortazione nei confronti del centrodestra, presente in massa in Piazza Duomo a partire dagli esponenti seduti in prima fila: l’On. Francesco Cannizzaro, la senatrice Tilde Minasi e il senatore Fausto Orsomarso, i quali ascoltano con attenzione le parole di Scopelliti.

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Al netto del racconto sentito rispetto all’esperienza vissuta da Scopellliti prima, durante e dopo la detenzione in carcere e dell’emozione che unisce in un abbraccio l’ex sindaco con i reggini che affollano Piazza Duomo, l’interesse è legato a quello che l’evento odierno può rappresentare in chiave futura.

L’assist di Scopelliti, il quale sembra davvero voler appendere le scarpette al chiodo svincolandosi dalle esortazioni e vestendo i panni di “padre filosofo”, sarà raccolto dal centrodestra reggino? E se si, come e con quali prospettive? Era un centrodestra diverso e in un certo senso una politica diversa, quelle che accompagnavano l’uscita di scena di Scopelliti oramai un decennio fa. Da allora, tutto è cambiato in riva allo Stretto. Per rimanere immobile.

Difficile ma non impossibile trasformare l’operazione nostalgia di Piazza Duomo con una nuova idea, vibrante e appassionata, che possa permettere al centrodestra reggino di aggregare anime, sentimenti e generazioni differenti. L’incertezza regna sovrana, complici le vicende giudiziarie (il ‘Falcomatà Day’ del 25 ottobre e il Miramare bis) che coinvolgono l’amministrazione comunale.

Sarà a causa di tutto ciò, che una sensazione di smarrimento sembra palesarsi ai titoli di coda. Scopelliti ringrazia i reggini per l’affetto, i sostenitori gli chiedono a gran voce di tornare in pista, lui si smarca. ‘E’ solo la presentazione di un libro’.

Del quale però il finale non è ancora stato scritto…

Scopelliti Piazza Duomo