Reggio, morte Armellini al Palasport. 5 condanne in appello

A distanza di oltre sette anni dal fatto arriva la sentenza di appello

La Corte di appello di Reggio Calabria ha inflitto cinque condanne agli imputati del processo per la morte del giovane operaio Matteo Armellini, deceduto a seguito del crollo del palco che un gruppo di operai stava montando per il concerto di Laura Pausini, poi annullato.

Era il 5 marzo del 2012. 

A distanza di oltre sette anni arriva la sentenza di appello.

Il collegio d’appello, presieduto da Francesca Di Landro, è andato oltre le richieste di condanne avanzate dalla Procura generale.

Le persone condannate sono l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Reggio, Marcello Cammera (1 anno e 4 mesi); il coordinatore della sicurezza per i lavori di costruzione della struttura, Sandro Scalise (2 anni e 4 mesi); il progettista Franco Faggiotto (2 anni e 8 mesi); il rappresentante della “F&P Group”, committente dei lavori di allestimento del palco alla Italstage, Ferdinando Salzano (1 anno e 6 mesi); il responsabile della “Italstage”, società che aveva costruito il palco, Pasquale Aumenta (1 anno e 4 mesi).

I reati contestati erano omicidio colposo e disastro colposo. I cinque imputati erano già stati condannati in primo grado dal giudice monocratico.