Santelli niente dietrofront: 'Apro i bar e chiudo i confini. Pronta una nuova ordinanza'

Spaccatura con i Comuni e divergenze con il Governo nazionale, ma la Santelli non torna indietro, anzi...

Nonostante le parole del Premier Conte e le manifestazione di dissenso da parte di molti sindaci della Calabria, Jole Santelli non torna sui suoi passi. Nel corso di un’intervista ad Huffington Post, il Governatore annuncia, non solo di voler continuare su questa strada, ma anche di aver pronta una nuova disposizione regionale.

“La mia ordinanza è un’estensione di quel Dpcm – ha spiegato la Santelli ad Huffington Post. Non riesco a comprendere la differenza fra l’asporto e servire due tavoli all’esterno. O no? Ho chiesto che venisse chiusa la Calabria in modo che si potesse riaprire all’interno del territorio. Questa non è la prima ordinanza ma la terza. Non comprendo l’allarme su due tavoli all’aperto, se contemporaneamente il governo dà il via libera al ritorno nelle proprie residenze, domicili o abitazioni. A seguire mi arriva un provvedimento del Ministero dell’Interno che obbliga la Regione a centri Covid per immigrati. Pensi che adesso mi stanno portando 50 immigrati in Calabria”.

La governatrice non cambia idea neanche sul rientro dei fuorisede:

“Chiudo i confini e contemporaneamente risarcisco i calabresi che sono stati attentissimi e ligi alle regole. Sono certa della maturità del popolo calabrese. Le dirò di più, fra pochi minuti firmerò un’altra ordinanza per bloccare i rientri.

Abbiamo chiesto al governo Conte di cambiare l’impostazione della prima fase. Il Paese è diviso, ma non politicamente, ovvero i numeri dei contagi cambiano da regione e regione. Ecco perché nell’ambito di una cornice generale ci devono lasciare un minimo di flessibilità. Ripeto, non indietreggio e non penso che da domani i ristoranti saranno strapieni“.

E sulla spaccatura con i Comuni, la Presidente afferma:

“Ho visto che è partita una campagna di delegittimazione da parte del Pd. Eppure ricordo che nelle richieste dei democratici c’erano misure che andavano nella mia stessa direzione. Io lavoro per la Calabria. Io sono il presidente della Regione di tutti i cittadini della mia terra”.

Fonte: HuffingtonPost