Trasferimento delle deleghe, ancora tensione. Botta e risposta Cannizzaro-Falcomatà
MetroCity ancora in attesa delle funzioni dalla Regione. Falcomatà attacca: “Non è una concessione, ma un obbligo”. Cannizzaro replica: “Trovi altri slogan, il processo è già in corso e si completerà”
03 Giugno 2025 - 12:01 | di Pasquale Romano

Tornano le scintille tra la Regione Calabria e la Città Metropolitana di Reggio Calabria sul nodo irrisolto del trasferimento delle funzioni. Un tema che da anni resta al centro del dibattito istituzionale e politico, senza mai trovare una soluzione concreta.
Ad accendere nuovamente il confronto è stato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che nei giorni scorsi, durante il suo intervento all’“Agrifest – Festival della Cooperazione” a Taurianova, è tornato a puntare il dito contro l’inerzia della Regione, ribadendo l’importanza strategica del trasferimento delle deleghe.
Falcomatà: “Non possiamo più aspettare, è un atto dovuto”
“La Città Metropolitana fa tanto per le aziende dell’agroalimentare, ma molto di più potrebbe fare se solo la Regione Calabria concedesse le funzioni e le deleghe all’Agricoltura, per quello che è un adempimento di legge e non una gentile concessione”, ha dichiarato Falcomatà, rilanciando la questione della mancata attribuzione delle competenze da parte della Regione.
“Senza deleghe – ha aggiunto – non possiamo programmare politiche agricole efficaci per un comparto con enormi margini di crescita“, le parole di Falcomatà, che in passato aveva tuonato affermando ‘adesso basta, siamo stanchi di aspettare’.
Cannizzaro: “Serve tempo, non slogan da campagna elettorale”
Le dichiarazioni del sindaco erano state precedute di qualche ora da quelle del deputato reggino e coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che ha difeso l’operato della Regione e rispetto alle diverse punzecchiature di Falcomatà degli ultimi mesi ha rispedito le accuse al mittente.
“Le deleghe che la Regione deve trasferire alla Città Metropolitana è un processo normato previsto dalla legge. Per la prima volta si sta attuando in Calabria, quindi non può avvenire con una semplice delibera o con un atto di indirizzo. Trasferire le funzioni significa anche trasferire risorse economiche e personale, e per farlo ci vuole del tempo”, ha spiegato Cannizzaro nel corso della trasmissione di CityNow ‘Live Break’.
Il deputato ha poi precisato che l’interlocuzione tra Regione e Città Metropolitana è già iniziata da tempo: “Era stata avviata quando la vicepresidente era Giusi Princi, poi c’è stato un momento di rallentamento, ma oggi l’assessore Caracciolo ha ripreso il percorso a pieno regime. So anche che in alcune occasioni la Città Metropolitana ha disertato degli appuntamenti – sicuramente per altri impegni – ma questo non significa che non ci sia un confronto attivo”.
Infine, l’affondo politico al sindaco Falcomatà:
“Quando lancia questi slogan dicendo che la Regione non vuole assegnare le deleghe, dà l’idea di voler far passare un messaggio fuorviante ai cittadini, come se ci fosse un atteggiamento ostile della Regione Calabria nei confronti di Reggio. È una forma di campanilismo vecchio stile che non funziona più. Le funzioni saranno trasferite, senza se e senza ma, perché lo prevede la legge e c’è la volontà politica per farlo”.
“Ma allora mi chiedo: perché questo pressing solo adesso? In cinque anni di governo Oliverio e dieci anni di amministrazione Falcomatà, perché il tema non è stato affrontato con la stessa forza? È evidente che si tratta di una strumentalizzazione politica. Perciò, con rispetto per il ruolo istituzionale e per la persona, dico al sindaco: trovi altri slogan, trovi altri temi per la sua campagna elettorale, perché quello delle deleghe oggi è privo di contenuti”, punzecchia Cannizzaro.
Dieci anni di attese e una promessa mai mantenuta
Il processo di trasferimento delle funzioni dalla Regione alla Città Metropolitana di Reggio Calabria è fermo ormai da dieci anni. Era il 2015 quando l’allora presidente della Regione, Mario Oliverio, si impegnò pubblicamente ad assegnare le deleghe entro la fine di quell’anno. Una promessa rimasta lettera morta.
Le funzioni attese riguardano ambiti cruciali come trasporti, rifiuti, strade, edilizia scolastica, pianificazione strategica e ambientale, mobilità e agricoltura. Tutti settori nei quali la Città Metropolitana, secondo quanto ribadito da Falcomatà, potrebbe incidere direttamente se messa nelle condizioni normative di farlo.
Oggi Reggio Calabria resta l’unica Città Metropolitana in Italia a non aver ancora ricevuto il trasferimento pieno delle funzioni previste dalla legge Delrio. Un’anomalia che, anche alla luce delle recenti dichiarazioni, continua a essere terreno di scontro politico.