Piazza del Popolo, Modafferi (Dsp): ‘Vicenda grottesca. Qualcuno ululava e parlava di abusivismo’
"Aspetto grave, che coinvolge il sindaco e la giunta, è la non conoscenza delle leggi, in quanto pretendevano con una delibera di giunta appropriarsi di poteri che di fatto spettano al consiglio comunale", afferma l'esponente di Dsp
15 Maggio 2025 - 17:34 | Comunicato Stampa

Di seguito la nota a firma del coordinatore regionale di Dsp Giuseppe Modafferi sulla vicenda di Piazza del Popolo.
“In data 13 Maggio, giorno della Madonna di Fatima, Reggio viene scossa da una storica sentenza del TAR che risveglia una tematica sopita e riaccende un vibrato confronto politico.
Come DSP sin dall´inizio della grottesca vicenda abbiamo espresso supporto e solidarietá alle decine di lavoratori che in forma brutale ed ingiusta si son visti togliere il lavoro per motivi, oggi dichiarati illegittimi, perfino il Coordinatore Nazionale Marco Rizzo fece un intervento nel sottolineare l´importanza del mercato sia come aspetto di cultura e tradizione ma anche sotto il profilo economico”.
La sentenza del TAR chiarisce i diritti degli ambulanti
“A distanza di 6 mesi del temerario gesto, con molte chiacchiere da parte della politica locale, animate piú da spirito di parte che da una reale sensibilitá alla delicata questione, oggi il TAR fa chiarezza e “giustizia” definendo alcuni punti sui quali non ci sarebbe motivo di discutere ancora, ma si dovrebbe invece con estrema urgenza lavorare a trovare una soluzione per il bene dei lavoratori e del quartiere.
Agli ambulanti che hanno presentato il ricorso e l’hanno vinto viene riconosciuto pieno titolo a svolgere la loro attivitá, quindi chi ululava all´abusivismo lo faceva o in piena ignoranza o in malafede”.
Errori amministrativi e responsabilità politiche
“Altro aspetto grave, che coinvolge il sindaco e la giunta, è la non conoscenza delle leggi, in quanto pretendevano con una delibera di giunta appropriarsi di poteri che di fatto spettano al consiglio comunale.
Apprendiamo dalla lettura della sentenza che la mancata regolamentazione è un vuoto determinato dalla inerzia dell´amministrazione, un´inerzia che sta procurando da molti anni danni sostanziali alla economia della cittá; nell´area di piazza del Popolo, unico mercato quotidiano su area scoperta, da regolamento comunale sono previsti 60 posti per ambulante da 32 mq”.
Domande aperte e mancate risposte
“Come mai ad oggi non si è provveduto da parte del Comune alla regolare assegnazione agli aventi diritto? Questo è un altro esempio di superficialitá e mala gestio che paga una intera cittá, un altro esempio dove l´attuale classe dirigente politica non riesce a dare quelle risposte amministrative che una cittá ha bisogno.
Le figure danneggiate sono molteplici: i 40 ambulanti che da dicembre sono senza lavoro, e per i quali il Comune non si è degnato proporre soluzioni dignitose alternative, le casse comunali, non assegnando i 60 posti previsti non si genera quella TOSAP che puó dare respiro alle vermiglie casse comunali, l´intero quartiere che si è visto privato di quel flusso di persone che giornalmente popolavano l´area”.
Appello per il futuro e riconoscimento ai ricorrenti
“Ci auguriamo che i soggetti “soccombenti” nel ricorso, traggano insegnamento e attivino con urgenza quelle procedure amministrative necessarie per restituire il lavoro agli aventi diritto, ed il mercato alla cittá. In tutte le parti del mondo i mercati popolari sono luogo di identitá culturale, confronto ed opportunitá economica, anche per la bella Reggio dovrebbe essere cosí.
Facciamo il nostro sentito augurio e ringraziamento ai validi e coraggiosi ricorrenti per l´importante risultato conseguito e che possano presto far ritorno alla loro attivitá di grande rilevanza culturale sociale ed economica per l´intera cittá”.