Teatro Cilea, tutto pronto per la stagione 2019 de "Le maschere e i volti"

Organizzato dalla Polis Cultura presso il Teatro Francesco Cilea, Colpo di scena, è una commedia ricca di invenzioni divertenti e personaggi irresistibili

Carlo Buccirosso, attore, autore e regista, apre l’11 gennaio la stagione 2019 de “Le maschere e i volti”.

Organizzato dalla Polis Cultura presso il Teatro Francesco Cilea, lo spettacolo Colpo di scena, è una nuova commedia ricca di invenzioni divertenti e personaggi irresistibili.

In un classico commissariato di provincia, il vice questore Armando Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore, con la consapevolezza di svolgere le mansioni di garante dell’ordine pubblico e difesa della sicurezza del cittadino con la tenacia e la fede di un missionario, inviato dal cielo esclusivamente per ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati che minacciano la gente cristiana che vorrebbe condurre in pace una vita serena.

Fortemente sarcastico e con la battuta sempre pronta nei confronti dei colleghi, Piscitelli conduce il proprio lavoro con tenacia.

Nella commedia, spicca un cast di eccellenti attori come Gino Monteleone, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo e Matteo Tugnoli, tutti ottime spalle del mattatore Buccirosso.

In scena anche Gennaro Silvestro (già apprezzato in tv ne I bastardi di Pizzofalcone), che dà il volto al cattivo Michele Donnarumma. Un delinquente anch’egli dalla battuta pronta e a tratti davvero inquietante, il quale è di fatto il solo che metterà in pericolo la salda morale di Piscitelli.

Donnarumma finirà per “stressare” a tal punto il vice questore che quest’ultimo cercherà conforto negli affetti familiari, trovando rifugio tra le mura sicure della propria casa di montagna, dove ad attenderlo con ansia ci saranno suo padre Marcello, ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer; Gina, la sua bisbetica badante rumena; e la suadente professoressa Cuccurullo, che con stravagante follia, degna della più classica struttura psichiatrica, contribuiranno a far vacillare definitivamente le sicurezze e i sacri comandamenti di Piscitelli.

Ma come nella più classica e scontata sceneggiatura di una trama thriller, neppure il tepore di un sicuro nascondiglio di montagna potrà sottrarre lo spettatore e il povero vice questore dal più classico, ma si spera imprevedibile, colpo di scena finale.