Covid a Reggio, addio screening di massa. Catanzaro boccia i 70 mila test: 'L'ok solo per i drive-in'

Il Comune aveva richiesto la verifica dei test a Catanzaro. I dati però non sono positivi, salta lo screening di massa annunciato

Niente screening di massa a Reggio Calabria.

Sfuma in una bolla di sapone l’idea iniziale dell’amministrazione comunale di voler eseguire un tracciamento a tappeto attraverso gli oltre 70 mila test rapidi ricevuti ad inizio dicembre dal dott. Arcuri e messi a disposizione dal Ministero della Salute.

Reggio Calabria doveva essere la prima città in Italia ad eseguire un simile lavoro. Un ‘tamponi per tutti’ che di fatto svanisce dopo la parziale bocciatura del laboratorio di Catanzaro al quale lo stesso Palazzo San Giorgio si è rivolto per verificarne l’efficacia.

I DATI DELL’ULTIMA TASK FORCE ANTI COVID REGGINA

Durante la riunione della task force anti-covid 19 svoltasi nella giornata di ieri, il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il virologo clinico Fabio Foti, coordinatore dell’attività di “testing e tracing”, hanno chiarito alcuni aspetti legati al corretto utilizzo ed ai valori prestazionali dei tamponi antigenici rapidi a lettura visiva.

Nello specifico, “Tali test, sulla scorta di un rigoroso studio osservazionale retrospettivo condotto in collaborazione con l’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro, la Caritas e la Croce Rossa locali, non sono specificatamente indicati per quanto precedentemente pianificato da questa amministrazione nell’ambito del progetto “io resto fuori” in quanto non in grado di intercettare, in percentuali significative di sensibilità e specificità, cittadini positivi asintomatici con bassa carica virale e/o infezione in fase iniziale.

Gli stessi test, se somministrati a soggetti esclusivamente sintomatici e/o paucisintomatici previa prescrizione medica ed obbligatoria ripetizione dopo 2-4 giorni, mostrano invece un notevole incremento dei valori di performance e quindi, in mancanza di altro test a lettura a fluorescenza disponibile, possono essere utilizzati, con le cautele del caso ed in stretta osservanza a detti criteri di riferimento, in contesti di supporto volontario al lavoro dell’ASP reggina come una postazione drive-in, ad esempio quella egregiamente gestita dal dott. Putortì a Pellaro.

IL COMUNE CI RIPROVA

L’amministrazione comunale – fanno sapere da Palazzo San Giorgio a seguito dei nostri approfondimenti – di concerto con tutta la task force continuerà l’opera di interlocuzione e confronto con il governo, affinché si possano acquisire dei test antigenici a lettura fluorescente utili per lo screening di massa che la nostra città intende, in ogni caso, realizzare. Accanto a ciò, riteniamo sia utile avviare, anche alla luce della stagione di vaccinazioni appena iniziata, un’attenta opera di programmazione orientata in modo specifico sul personale scolastico.