Rifiuti, finanziamenti e soldi persi. Perna vuota il sacco: 'Incomunicabilità su tutto' - VIDEO

Tonino Perna rivela alla città il periodo nero vissuto accanto a Giuseppe Falcomatà

Tonino Perna vuota il sacco.

Il professore (‘chiamatemi così perchè la mia identità è questa’ dice alla stampa) parla alla città dopo il polverone alzatosi in questo weekend di fuoco per Reggio Calabria. La sentenza Miramare ha scosso Palazzo San Giorgio, prima con la lettura dello stesso dispositivo, poi con gli atti di nomina di Brunetti e Versace, rispettivamente nominati da Falcomatà vice sindaco del Comune e della Città Metropolitana.

Tra i tanti delusi, oltre alle forze politiche come il Partito Democratico, c’è Tonino Perna, apprezzato e stimato professore universitario reggino, che tanti rospi ha dovuto ingoiare in questi anni di governo e che adesso decide di presentare le dimissioni, dopo la sostituzione imposta da Falcomatà.

Giunta Falcomatà e incapacità di fare squadra

Durante la conferenza stampa di questa mattina presso lo spazio Open di via Filippini, rivela ai suoi concittadini tutti i retroscena. E con in mano l’atto di revoca dell’incarico di vice sindaco da parte di Falcomatà, spiega la situazione agli organi di stampa:

“Ho accettato l’incarico e ho resistito fino ad oggi perchè ho avuto una spinta dalla città. E’ ovvio che io mi sarei fatto tutt’altra squadra rispetto a quella creata dal sindaco perchè nemmeno Superman da solo riesce a risollevare questa città. Era necessario lavorare di squadra così come ho fatto a Messina, al Parco Nazionale d’Aspromonte o al Parco Ecolandia. Qui invece, a Palazzo San Giorgio, ho riscontrato l’incapacità di fare squadra. Inizialmente mi sono dedicato all’emergenza Covid, anche con buoni risultati”.

Rifiuti, Perna: ‘Perchè insistere su Melicuccà? Per me rimane un mistero”

Ma ciò che il prof. Perna lamenta più di tutto è la questione rifiuti. Una diversa idea della gestione dei rifiuti che il professore ha cercato di spiegare al sindaco e ai componenti della Giunta.

“A gennaio ho iniziato a premere sulla situazione rifiuti. Ho fatto notare che abbiamo un inceneritore e che il termovalorizzatore di GioiaTauro poteva fare al caso nostro. Dopo il report gratuito fatto da due ingegneri di Milano sull’ammodernamento delle linee tre e quattro, sono andato da Falcomatà per capire il perchè non potesse entrare in funzione ma non ho ricevuto risposta”.

E’ sta proprio qui il primo disaccordo tra Perna e Falcomatà:

“Il fatto che si sia puntato invece tutto su Melicuccà, per me rimane un mistero. Perchè insistere su una discarica che peraltro la popolazione teme a causa della vena d’acqua che arriva fino a Palmi. Quando sono intervenuto su CityNow sul tema è successo un finimondo”.

Incomunicabilità su tutto

“Reggio, lo sapete, sarebbe una città incredibile. Se solo sapeste quante persone vorrebbero intervenire gratuitamente con progetti che purtroppo non gli fanno fare…”.

Dal disaccordo sul tema dei rifiuti è nata una incomunicabilità anche su altri temi. E’ stato difficile così andare avanti. Perna racconta poi un altro aneddoto, non meno importante:

Scopelliti, con il decreto Reggio, aveva fatto un progetto nel 2006 che dava mille euro al mese per quindici anni alle imprese per l’occupazione giovanile. Con l’aiuto di una dottoranda in diritto amministrativo sono stati tirati fuori i risultati dai fascicoli. Ebbene, ci sono sono 30 milioni di euro da spendere per l’occupazione giovanile. Sono risorse che andavano riprogettate subito. Ci sono tanti imprenditori sani, che hanno idee di futuro. Non nella forma pensata da Scopelliti, ma finanziare quei progetti che hanno davvero un futuro. Purtroppo non c’è la capacità politica e tecnica per dare i risultati che la città merita. Non ci sarà più un’altra occasione. Prima non c’erano i soldi, ora non ci sono le persone. Non utilizzare questi soldi sarebbe un atto criminale”.

Perna dispiaciuto per la città

Tonino Perna infine si mostra dispiaciuto umanamente specie per la città.

“Sono dispiaciuto per la città – conclude Perna – Per chi ha avuto il coraggio di rimanere qua. Così Reggio non ha futuro anche se spero che ci sia un cambiamento, purtroppo però io non riesco a capire quale sia adesso la via d’uscita”.

QUI IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA