Viola RC-Pozzuoli, le pagelle nero-arancio: impossibile dare insufficienze a questi ragazzi


di Matteo Occhiuto – Malgrado tutte le difficoltà, si torna a parlare di basket. E lo si fa per commentare la quarta vittoria consecutiva di una Viola esemplare sul parquet: 20 punti di distacco su Pozzuoli, che cade al PalaCalafiore, inerme davanti ai colpi di una compagine, quella guidata da coach Mecacci, davvero troppo più forte.

Le pagelle della gara, griffate CityNow.it:

Alessandri voto 6.5 – Una delle sue migliori performance: in avvio è lui che trascina i compagni. Cala alla distanza, ma la sua gara resta assolutamente positiva.

Fall voto 6.5 – Lotta, come sempre, su ogni pallone. Non tantissimi punti, ma un grandissimo lavoro, sporco e prezioso, sotto la plancia.

Fallucca voto 8 – Oh capitano, mio capitano. Gara da leader assoluto del numero 8 di Mecacci, condottiero, sul parquet, di un gruppo che meriterebbe ben altra situazione economica fuori dai 28×15. Devastante dall’arco stasera.

Agbogan voto 8 – Migliore in campo, insieme a capitan Fallucca. A 21 anni – appena compiuti, auguri! – si prende sulle spalle la squadra, nel momento più difficile della partita, in uno dei momenti storici recenti più difficili della storia della Viola Reggio Calabria. Chapeau, Allen! [MVP CITYNOW]

Carnovali voto 6 – Forse, fra coloro che sono scesi in campo, è quello che “soffre” maggiormente il caos degli ultimi giorni. Ha avuto giornate migliori, ma, francamente, lo giustifichiamo.

Mastroianni voto 7 – Incita spesso il pubblico, cerca – e ci riesce – ad esaltarlo con giocate di qualità. Ha sposato alla perfezione il progetto e, soprattutto, si è calato benissimo nella realtà cestista di Reggio Calabria.

Paesano voto 6.5 – Bene, benissimo anche lui: solidissimo nel governare la difesa del canestro nero-arancio,  sorprendentemente ottimo anche ad attaccare quello avversario.

Nobile voto 6.5 – Si toglie la soddisfazione di andare in doppia cifra, al termine di una gara ben giocata, specie nel primo tempo.

Mecacci voto 7 – Che dire? È il degno erede di coach Calvani: oltre ogni difficoltà ha saputo costruire un gruppo assolutamente fantastico, regalandogli una precisa identità sul parquet. Sarebbe un peccato non vedergli continuare il lavoro che ha iniziato lo scorso agosto.