Regionali e convalida degli eletti: si attende il decreto. Ribaltoni? Improbabili
Non ci dovrebbero essere modifiche rispetto a quanto sancito da Eligiendo. Intanto cresce l'attesa per la proclamazione degli eletti
21 Ottobre 2025 - 12:19 | di Vincenzo Comi

A distanza di 15 giorni dalle elezioni regionali in Calabria, l’ufficialità sulla convalida dei candidati non è ancora arrivata. La Corte d’Appello di Catanzaro, che sta esaminando le schede, si trova ormai agli sgoccioli, ma il decreto di convalida degli eletti non è ancora stato emesso. Secondo le ultime informazioni, però, non ci sarebbero ribaltoni in vista. Le attese sembrano essere confermate, e presto la Corte d’Appello dovrebbe ratificare quanto già anticipato da Eligiendo, confermando i risultati delle urne.
Uno dei nodi principali da sciogliere riguarda il calcolo del 4% per le liste. La percentuale, infatti, viene ottenuta dividendo i voti di lista per il totale dei voti alle liste, che ammontano a 759.004. Tuttavia, esiste anche un’altra interpretazione della legge che, secondo alcuni esperti giuridici, avrebbe “fondate basi di giurisprudenza” a sostegno: il 4% andrebbe calcolato sul totale dei voti validi regionali, sommando anche i voti dati esclusivamente ai candidati presidenti. In questo caso, il totale salirebbe a 792.731, e il partito Noi Moderati scenderebbe al 3,86%, quindi sotto la soglia del 4%.
Se questa interpretazione venisse accettata, il partito Noi Moderati perderebbe i due seggi attualmente assegnati a Vito Pitaro (nel Centro) e Riccardo Rosa (nel Nord), alterando così l’equilibrio all’interno del Partito Democratico. In particolare, il quarto seggio del Pd, oggi attribuito al Sud, si sposterebbe al Centro, modificando la composizione finale dei seggi.
Il Caso Falcomatà: due scenari possibili
Il caso del sindaco Giuseppe Falcomatà risulta particolarmente delicato. Due scenari potrebbero infatti verificarsi a seguito di questa revisione.
Nel primo scenario, in cui Noi Moderati risultasse sotto il 4%, il Pd del Collegio Sud perderebbe il seggio che oggi spetta a Falcomatà, che verrebbe sottratto a favore del Pd del Centro. In questo caso, il seggio attribuito al sindaco di Reggio Calabria andrebbe alla seconda in lista nel Centro, Giusy Iemma, con una vera e propria beffa per Falcomatà, che si troverebbe escluso dal rinnovato Consiglio regionale.
Nel secondo scenario, che prevede la conferma dei seggi per Noi Moderati, il calcolo dei residui del Pd potrebbe comunque portare a modifiche nell’assegnazione dei seggi senza alterare la posizione di Falcomatà. In questo caso, le operazioni degli Uffici centrali circoscrizionali, regolati dall’art. 15 della Legge Regionale 1/2005, proseguirebbero con il riesame delle schede contestate, il trattamento dei reclami e la determinazione finale delle cifre elettorali.
Cosa succederà dopo la convalida
Una volta che la Corte d’Appello avrà emesso il decreto di convalida degli eletti, si avvierà l’iter per la proclamazione ufficiale dei candidati, e chi dovesse essere escluso potrà presentare ricorso entro 30 giorni. Ma l’attenzione è già puntata su ciò che accadrà dopo la convalida dei risultati.
Nel caso in cui Falcomatà venga confermato, si potrebbero verificare alcuni cambiamenti nella Giunta comunale, con una revisione della squadra di assessori. I tre assessori a rischio sono Filippo Burrone, Anna Briante e Giuggi Palmenta, ma potrebbe esserci spazio anche per nuove nomine, come quella di Alex Tripodi e alcuni nuovi innesti femminili per garantire la parità di genere.
Le prossime settimane, dunque, saranno cruciali per la politica calabrese e per la città di Reggio Calabria, con importanti sviluppi in arrivo.
Intanto Roberto Occhiuto pensa alla nuova Giunta. Diversi ancora i nodi da sciogliere. Esecutivo a sette o a nove? E chi avrà maggiore spazio in Giunta tra FI, Lega e FdI? Intanto il toto nomi è partito, con diverse manovre già avviate ma al momento sottotraccia.