Tra ambizioni e intenzioni (del Pd), Falcomatà pensa al futuro: obiettivo candidatura a Presidente
Rimpasto di Giunta, ruolo di Falcomatà in Consiglio regionale e ambizioni future: è tutto collegato, con i rapporti sindaco-Pd a decidere gli equilbri...
03 Novembre 2025 - 19:34 | di Pasquale Romano

Giuseppe Falcomatà guarda avanti. Il sindaco di Reggio Calabria si appresta a vivere le ultime settimane da primo cittadino, nel frattempo nei giorni scorsi è arrivata la proclamazione ufficiale da consigliere regionale con l’atteso esordio fissato, secondo quanto raccolto, per la prossima settimana in occasione della prima seduta.
Falcomatà però vuole essere lungimirante, e non si ferma soltanto a quella che sarà la nuova veste di consigliere regionale di opposizione. Lo sguardo è rivolto già alla fine della seconda legislatura guidata dal rieletto Roberto Occhiuto, quando centrodestra e centrosinistra torneranno ad incrociare i guantoni alle urne. Falcomatà ha un obiettivo preciso in mente e (anche se in politica dalla sera alla mattina tutto può mutare) vuole iniziare a costruirsi un percorso da candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrosinistra.
Non ha fatto mistero lo stesso sindaco, si aspettava ‘un’altra campagna elettorale’ ovvero da contendente di Occhiuto, e il segretario dem Nicola Irto ha ammesso che qualche chance Falcomatà l’ha davvero avuta, prima che il campo largo si compattasse attorno alla figura di Pasquale Tridico del Movimento 5 Stelle.
La ‘roadmap’ di Falcomatà verso la candidatura, prevede come primo passo l’ottenimento di una postazione all’interno dell’opposizione del Governo Occhiuto. Sono due le caselle che danno una maggiore visibilità, agibilità e (fattore tutt’altro che secondario) permettono di avere una struttura di personale più consistente rispetto al semplice consigliere di opposizione, vale a dire capogruppo, in questo caso del Pd, e vice presidente del Consiglio Regionale.
Falcomatà ambisce ad una delle due postazioni ma deve, ancora una volta, fare i conti con le intenzioni del Partito Democratico. I rumors degli ultimi giorni infatti vedrebbero il dem Ernesto Alecci, anche per una questione di ‘anzianità’ essendo l’unico consigliere rieletto, favorito per il ruolo di capogruppo, con il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio (sostenuto del senatore e segretario regionale Nicola Irto) in pole per la postazione all’interno dell’ufficio di presidenza.
Uno scenario che comprensibilmente non incontrerebbe il favore di Falcomatà, il quale da sindaco metropolitano uscente e da esponente dem più vicino all’area legata all’eurodeputato Antonio Decaro (al contrario di Alecci e Ranuccio), pensa di poter meritare una delle due postazioni.
Si proverà a trovare una mediazione tra le parti (che il sindaco starebbe intavolando secondo quanto raccolto tramite canali romani) anche alla luce del fatto che, nel frattempo, Falcomatà rimugina sul rimpasto di Giunta prima di lasciare Palazzo San Giorgio. Una coincidenza temporale che non è ovviamente tale, con il sindaco intenzionato a ‘calibrare’ innesti e fuoriuscite anche in base a quelli che saranno i dialoghi e le evoluzioni, anche personali, con il Partito Democratico.
Ernesto Alecci capogruppo, Falcomatà vice presidente del consiglio e ‘sacrificio’ di Ranuccio? E’ questa la possibile mediazione che filtra, con il Pd (secondo ambienti di centrosinistra) che non si metterebbe di traverso rispetto a tale ipotesi, a patto però che il sindaco non operi alcun rimpasto di Giunta, quantomeno rispetto alle caselle occupate da esponenti dem.
Situazione quindi in divenire sia al Comune che alla Città Metropolitana, con una serie di esponenti di maggioranza che attendono di conoscere il proprio futuro. Carmelo Versace e Filippo Quartuccio saranno ancora vice sindaco metropolitano e delegato alla Cultura o le redini passeranno rispettivamente a Giuseppe Marino e Giovanni Latella?
Nella Giunta comunale, quale futuro per gli assessori dati maggiormente a rischio ovvero Anna Briante, Filippo Burrone, Giuggi Palmenta e Paolo Malara? “Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato”, diceva Nietzsche. E le dinamiche legate all’opposizione interna a Palazzo Campanella influenzano tanto il Comune quanto Città Metropolitana…
					