Pallacanestro Viola, Simonetti: ‘Ci stiamo amalgamando. Entusiasti della gente di Reggio’

"Con Tyrtyshnick diventeremo ancora più compatti e determinati, può spostare gli equilibri del campionato" commenta l'ala neroarancio

Viola Orlandina (163)

Ha impressionato. Sta lavorando sodo. È sulla strada giusta ed è motivatissimo, pronto a dare il massimo. A parlare è Ilario Simonetti, giovane ala reggina, nativo di Stilo, alla prima esperienza alla Pallacanestro Viola. Ecco le sue impressioni:

“A mio avviso, la nostra esperienza a Reggio sta andando molto bene. Siamo pronti e carichi per dare il massimo da domenica prossima fino al termine della stagione e non solo. Siamo entusiasti che la gente di Reggio abbia capito la necessità di averla al nostro fianco. Il PalaCalafiore, impianto bellissimo merita di avere tanta gente pronto a riempirlo”.

La scorsa gara ha visto l’esordio amaro in casa Contro l’Orlandina.

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Afferma Simonetti:

“Siamo una squadra giovane. Ci stiamo ancora amalgamando. Sono felicissimo di aver dato una mano al team e credo che, aver giocato ad armi pari contro una squadra così attrezzata ed esperta come l’Orlandina inizia a gratificarci del lavoro svolto. Credo e sono sicuro che con l’esordio di Illia Tyrtyshnick diventeremo ancora più compatti e determinati. Il nostro Illia è un giocatore che, a mio avviso, è in grado di spostare gli equilibri in questo campionato, è forte, competo e si è integrato molto bene nel nostro gruppo”.

Prosegue Simonetti:

“Un grazie particolare al Coach Euprepio Padula dell’Eutimo Locri. Lui ha sempre creduto in me e mi ha condotto al Basket, avevo solo quattordici anni. In estate mi alleno spesso con lui, siamo rimasti in ottimi rapporti e mi ha gratificato e caricato vederlo sugli spalti del PalaCalafiore per sostenermi”.

Il prossimo turno vedrà la Pallacanestro Viola in trasferta a Sala Consilina. Conclude Simonetti:

“Squadra forte e molto competitiva. Team da apice del ranking. Ho già giocato contro atleti come Erkmaa, Gioele Moretti e non solo. Sarà nostro compito “stare lì” e dare il massimo dal primo al quarantesimo”.

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