Ripepi risponde a Scanzi: "Fa solo show, è un 'Radical-scec'. Ha offeso tutta Reggio"

Ripepi ironizza su Scanzi (paragonandolo ad un asino) e lancia la sfida per le comunali reggine: "Abbiamo già pronte 10 liste civiche"

Andrea Scanzi punge e ironizza, Massimo Ripepi risponde. Il noto cronista politico del Fatto Quotidiano, attraverso un video dal titolo ‘Guardate questo video di Bandecchi a sostegno del “santone” Ripepi: Darwin aveva torto!’, ha commentato l’incontro al teatro Cilea di Reggio Calabria di qualche giorno fa, in cui il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha ufficializzato la candidatura di Massimo Ripepi per conto di ‘Alternativa Popolare‘.

“Ho visto un video che dimostra in modo inequivocabile come l’umanità abbia fallito e la politica conseguentemente ha fallito ancora di più. La prova è il video che ritrae quel simile genio di Bandecchi a Reggio Calabria per sostenere la candidatura di Massimo Ripepi, personaggio notevole, pastore della chiesa cristiana Pace, una sorta di santone che in passato si è definito unto dal signore e si fa chiamare papà dai suoi seguaci.

Il movimento di Bandecchi lo vuole candidare alle prossime europee e come sindaco di Reggio Calabria. Al raduno geniale al Cilea, Ripepi è stato presentato così ‘un soldato combattente pronto a lottare per la rivoluzione del bene accompagnato dal soldato semplice dell’esercito di Reggio 743 a.C.’. Bene. Sentendo queste cose viene da pensare che o hanno bevuto parecchio, o è il regno della supercazzola oppure curatevi. E invece erano tutti seri”, in sintesi le parole di Scanzi nel video.

Ai microfoni di CityNow, Ripepi risponde alle provocazioni di Scanzi.

“Non fa più giornalismo ma show, utili soltanto a lui per fare più spettacoli e scrivere libri, un pò come il suo mentore e pluripregiudicato Marco Travaglio. E’ un modo di fare da “radical-scec”, inteso come asino.

La cosa più grave è come ha trattato Reggio, offendendo tutta la città. Io ho detto cose che si possono davvero realizzare, non ho venduto sogni. La sua faccia e le sue battute dimostravano che queste cose sono per lui impossibili, confermando che siamo considerati gli ultimi degli ultimi.

Scanzi non è un deficiente, non è un maleducato ma semplicemente un ex giornalista prestato al teatro e ai libri, quindi cerca personaggi da colpire. Ho visto solo insulti alla persona e al territorio e nient’altro. Probabilmente Scanzi non sa nemmeno che Gianni Versace che è di Reggio Calabria, probabilmente lo ignora, solo così si possono spiegare le sue battute sulla mia idea di dare il nome del grande stilista al nostro Corso”, le parole di Ripepi.

Il consigliere comunale di opposizione chiarisce in merito alla proposta di lanciare la Regione dello Stretto e staccarsi dalla Calabria, idea che va chiaramente in contrasto con quanto affermato da Bandecchi, con il sindaco di Terni che ha dichiarato di voler riportare il capoluogo di Regione in riva allo Stretto.

“Della Regione dello Stretto ne hanno parlato i più importanti professionisti, studiosi e intellettuali d’Italia, è un meccanismo previsto dalla Costituzione e anche se non semplice attuarla, ci lavoreremo. Reggio capoluogo? Bandecchi l’ha detto per dire che siamo la città più importante della Calabria, questo intendeva dire con le sua parole, ma rimane la nostra idea di staccarsi dalla Regione”.

Ripepi infine si sofferma sull’evento andato in scena sabato al teatro Cilea e lancia già la sfida in vista delle prossime elezioni comunali reggine.

“L’evento è stato riuscitissimo, meglio di cosi non poteva andare. Abbiamo mostrato il nostro progetto e fatto vedere che c’è davvero un grande esercito pronto a fare la rivoluzione per il bene di Reggio Calabria. Questi attacchi mi fanno piacere, significa che abbiamo colpito nel segno e diamo fastidio a qualcuno di importante.

Siamo già pronti alle prime sfide, iniziando dalle elezioni europee di giugno. Per quanto riguarda le comunali reggine invece -evidenzia il prossimo candidato a sindaco- assieme alla lista ufficiale di Alternativa Popolare avremo almeno 10 liste civiche, con persone legate al territorio e che rappresenteranno gli ex municipi”.

La giornata di ieri non ha visto protagonista soltanto Andrea Scanzi con le punzecchiature verso Ripepi e Bandecchi, ma anche lo stesso sindaco di Terni che qualche ora prima si era lasciato andare a frasi discutibili nel corso del consiglio comunale.

“È vero che l’Italia è piena di imbecilli e io capisco che per qualcuno sia un problema capire le mie parole che rivendico tutte, una per una. Un uomo normale guarda il bel culo di un’altra donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce, se la tromba anche. Se poi non ci riesce, invece torna a casa.

Ora, offendetevi quanto ca**o volete, ma questa è la mia idea. Ora dovete decidere se votare un emendamento sulla violenza di genere oppure no, io penso quello che mi pare”, ha affermato Bandecchi pronunciandosi contro un emendamento sulla violenza di genere proposto dalle minoranze”, le frasi di Bandecchi che hanno causato un mare di polemiche e la rabbia della Lega, che ha chiesto a Bandecchi di dimettersi.

Troppo fresca la luna di miele con Bandecchi e troppo scivoloso l’argomento…che Ripepi preferisce aggirare con un commento lapidario.

“Stefano Bandecchi è una persona vera e dice sempre quello che pensa. Se condivido quello che ha detto o cosa penso delle sue dichiarazioni? Ripeto, Bandecchi è una persona vera e dice quello che pensa, non ho altro da aggiungere”, ripete Ripepi, ‘schivando’ di addentrarsi in una considerazione.