Bronzi50, figuraccia per Reggio: Versace si offende, rifiuta contributo...e invito

Il 50 esimo anniversario dei Bronzi, da evento di portata mondiale, si trasforma in una ridicola bagarre politica

50esimo anniversario dei Bronzi, la Città Metropolitana si defila e dichiara apertamente guerra alla Regione Calabria. Dopo il comunicato emesso venerdì, con l’annuncio di una conferenza stampa separata da quella romana che si terrà giovedì alla presenza dei ministri Carfagna e Franceschini, arriva anche una lettera indirizzata alla vice presidente Giusy Princi.

“A seguito della convocazione della conferenza stampa di presentazione delle iniziative celebrative del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace da parte di codesta Regione, dalla quale la Città metropolitana di Reggio Calabria è stata arbitrariamente estromessa, si comunica che questo Ente declina l’invito a partecipare, rifiuta il “contributo” previsto con il Decreto n° 7099 del 29 giugno 2022 e che, pertanto, non sottoscriverà alcuna convenzione, ritenendo il comportamento di codesto Ente estremamente offensivo nei confronti dei cittadini metropolitani, di questa Istituzione e dei suoi rappresentanti. Duole constatare la totale chiusura al dialogo e alla condivisione dell’amministrazione regionale da lei co-guidata”, recita una sintesi della missiva inviata a Giusy Princi.

Il sindaco f.f. della MetroCity inoltre, nel corso della lettera, diffida la Regione Calabria dal fare qualsiasi riferimento o accenno nel corso della conferenza stampa romana ai contenuti elaborati da Palazzo Alvaro, preannunciando per la giornata di martedi (giorno in cui si terrà la conferenza stampa in riva allo Stretto) un logo ‘ad personam’, dopo quello ufficiale già presentato nei mesi scorsi.

Bronzi50, una figuraccia per Reggio

Quanto deciso dal sindaco f.f. Versace con il comunicato prima e con la lettera inviata poi alla Regione Calabria, appare particolarmente grave su due aspetti. Sul piano formale-istituzionale, si apre una voragine con l’ente regionale che sarà difficilmente colmabile. Già in occasione della vicenda Sacal, del piano rifiuti (compreso il tema termovalorizzatore di Gioia Tauro) e dei recenti Contratti Istituzionali di Sviluppo, la Metro City aveva alzato l’asticella della tensione politica.

Del dialogo che appare indispensabile tra due enti locali (seppur di diverso colore politico) con l’intento di costruire un percorso di crescita e sviluppo per un territorio devastato come quello reggino, con la Calabria agli ultimi posti in Europa su quasi tutti gli indicatori, non c’è mai stato traccia. Soltanto accuse, minacce e parole grosse che hanno portato giorno dopo giorno all’inevitabile muro contro muro.

Così alla conferenza stampa prevista per giovedi a Roma, con tutte le testate televisive e della carta stampata nazionale, alla presenza di due ministri, con tutti i riflettori puntati sull’evento dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, la città di Reggio Calabria non sarà rappresentata. E a chi chiederà, magari gli stessi Carfagna o Franceschini, ‘come mai i sindaci del comune e della città metropolitana di Reggio Calabria sono assenti?’ la tragicomica risposta, vera ma non verosimile, dovrà essere ‘perchè si sono offesi’.

L’arte della diplomazia, strumento più che indispensabile per destreggiarsi in politica, è assente ingiustificata. Saggezza imporrebbe di risolvere, o quantomeno provare a risolvere, in privato divergenze e vedute differenti, rimanendo compatti all’esterno, dando per una volta l’immagine sul piano nazionale di amministrazioni in sintonia e capaci di collaborare per il bene del territorio.

Così, per dare manforte al collega Versace, anche Brunetti (che avrebbe parlato al tavolo della conferenza romana, rappresentando Reggio Calabria) darà buca, come si fa solitamente con i conoscenti che ci stanno antipatici.

Soldi in fumo, autogol clamoroso

Un passaggio in particolare, della lettera inviata da Versace alla Regione Calabria, lascia esterrefatti sino a diventare inaccettabile. Il sindaco f.f. infatti scrive che la MetroCity rifiuta il contributo previsto dall’ente regionale per supportare l’organizzazione di eventi e manifestazioni.

Si tratta di una scelta incomprensibile, che va al di là di ogni (come in questo caso) ridicola bagarre politica. Le somme previste dal decreto infatti, anche se insufficienti secondo il parere di Versace, non sono infatti destinati per uso privato del sindaco f.f., o per acquistare auto blu o altre cose inutili di cui spesso la politica si circonda.

Sono un contributo per il territorio reggino, risorse che avrebbero potuto dare, grande o piccolo che sia, un sostegno nell’organizzazione degli eventi. Somme preziose, anzi fondamentali, in considerazione di quanto affermato nei mesi scorsi dalla stessa MetroCity e dal comune di Reggio, ovvero dell’avere a disposizione risorse insufficienti per poter imbastire un’organizzazione all’altezza di un simile evento. Adesso però arrivano anche gli atteggiamenti tafazziani a erodere ulteriormente il budget a disposizione.

Un danno per tutta la comunità reggina, economico e di immagine. La più grande occasione forse dell’ultimo ventennio per il territorio reggino, sul piano della visibilità e del marketing territoriale, trasformata in una faida da paesino di 1000 anime, quelli tratteggiati da contorno alle diatribe tra Don Camillo e Peppone.