Dimissioni Occhiuto, Lo Schiavo: ‘Il tempo e il diritto mi hanno dato ragione’

Il consigliere regionale sulle dimissioni di Occhiuto da commissario alla sanità: “Il diritto non è mai fantozziano”

Intervento Lo Schiavo Mozione Bonus

«Il 6 agosto, in conferenza stampa, avevo avvertito che Roberto Occhiuto non poteva rimanere commissario alla sanità e, al contempo, candidarsi alle Regionali. Denunciando la violazione delle basilari regole della democrazia e un’evidente mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini calabresi, era per me evidente che mantenere il potere di firma su appalti milionari e nella gestione di interessi enormi, avrebbe messo il presidente dimissionario e ricandidato in una posizione di estremo vantaggio, in una campagna elettorale giocata sul filo del rasoio per i tempi da lui stesso imposti.

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Per questo, in quella sede, ricordando la legge che impedisce ai commissari di governo di essere eletti consiglieri regionali e ne impone la decadenza, ho detto a gran voce che Occhiuto non poteva restare commissario alla sanità calabrese, chiedendone le immediate dimissioni. Per tutta risposta, il vicepresidente Pietropaolo definì “fantozziana” la conferenza stampa dei capigruppo d’opposizione sostenendo che non esisteva alcun problema giuridico. Il centrodestra si era fatto beffe, ancora una volta, delle nostre preoccupazioni costituzionali.

Oggi, Roberto Occhiuto si è dimesso da commissario alla sanità e da commissario alla realizzazione dei nuovi ospedali calabresi “per evitare il rischio di ineleggibilità”, esattamente come avevo previsto. Dunque, non era “populismo” o “fantozzeria”. Era la rivendicazione del rispetto delle regole democratiche e delle norme costituzionali che ogni rappresentante delle Istituzioni ha il dovere di rispettare e far rispettare.

«Il tempo ha dato ragione al diritto. E il diritto non è mai fantozziano».

È quanto afferma il consigliere regionale uscente Antonio Lo Schiavo in relazione alle dimissioni dell’ex presidente della Regione Occhiuto da commissario alla sanità calabrese.