Il DiGiES dell'Università Mediterranea inaugura la sua nuova sede

L'Università della Mediterranea, oltre a sviluppare i temi della ricerca e della didattica, intende contribuire in modo attivo alla crescita della Società e del territorio

Il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane, prof. Massimiliano Ferrara, comunica che,  alla presenza di S.E. il Prefetto Michele Di Bari, il Magnifico Rettore Prof. Santo Marcello Zimbone, il Prorettore Vicario Prof. Pasquale Catanoso e il Direttore Generale prof. Ottavio Amaro, giorno 10 aprile alle ore 9.00, sarà inaugurata la sede del Dipartimento DIGIES, situata in via dei Bianchi, recentemente ristrutturata.

Il Dipartimento di Eccellenza, oltre a sviluppare i temi della ricerca e della didattica, intende contribuire in modo attivo alla crescita della Società e del territorio, diventando punto d’incontro di Ordini Professionali, Associazioni Culturali, Scuole e di tutti i coloro che dimostrano di condividerne il percorso contenuto nella propria “Terza Missione”.

Nella prestigiosa sede di Palazzo Zani, si trova inoltre localizzata la Biblioteca recentemente intitolata allo studioso reggino Rodolfo De Stefano, Filosofo del Diritto, docente universitario e pensatore coltissimo.

PALAZZO ZANI

Palazzo Zani, progettato dall’ingegnere Sanmarinese Gino Zani nel 1920, si presenta con un ingresso colonnato monumentale, dal quale si accede alle prime sale della Biblioteca. Procedendo abbiamo le Sale di “Heritage Expository”, nelle quali si trovano le teche museali che contengono le “Cinquecentine e gli Incunaboli” facenti parte dell’ingente patrimonio librario del Dipartimento. Nelle stesse Sale troviamo esposte le foto delle prime scoperte archeologiche di Locri antica prodotte dall’Istituto Archeologico Germanico a fine ‘800.

Proseguendo incontriamo le sale destinate ad attività seminariale e convegnistica e la “Sala delle Colonne”, con la scena frontale delle Mura greche, tutto localizzato sul prospetto del prestigioso Lungomare Falcomatà, scenario ambientale unico al mondo nello Stretto di Messina, con il Monte Etna sullo sfondo, il tutto descritto in modo superbo già da Pieter Brueghel the Elder nel ‘500.

Presso il Dipartimento è presente un ricco Archivio Fotografico delle principali scoperte archeologiche a disposizione degli utenti e dei ricercatori.

Inoltre, si potranno ammirare alcune delle copie delle epigrafi più importanti di Sibari, alle cui scoperte ha contributo la Scuola di Archeologia della Mediterranea. Dopo si trova la stanza contenente le pubblicazioni del Dipartimento.

Ricordiamo che nei piani sotterranei del Palazzo sono contenuti i ruderi archeologici romani e, in uno dei cortili, alcune colonne antiche. Per questi beni culturali è allo studio un importante accordo programma con la Soprintendenza al fine di valorizzarne la presenza e la fruibilità della Comunità.