Regionali Calabria, la Gelmini lancia il centrodestra: “Se vinciamo in Calabria, rinasce Forza Italia”

Il coordinatore provinciale Francesco Cannizzaro sicuro: ci prendiamo anche la città metropolitana. Le dichiarazioni dei principali esponenti di centrodestra

L’inaugurazione della campagna elettorale di Jole Santelli alla Sala Calipari del Consiglio Regionale è diventata una grande occasione per ostentare la ritrovata compattezza del centrodestra.

Al tavolo dei relatori, insieme alla candidata alla presidenza, c’è la capogruppo dei deputati azzurri, Maria Stella Gelmini, il coordinatore provinciale Francesco Cannizzaro, il coordinatore cittadino della Lega Emiliano Imbalzano, il commissario cittadino di Fratelli d’Italia, Massimo Ripepi e il vicecoordinatore regionale dell’Udc, Luigi Fedele.

A turno, oltre ad aver lanciato la Santelli nella sua corsa, hanno guardato con estremo interesse alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Reggio Calabria, promettendo un finale in crescendo.

Maria Stella Gelmini, che a Reggio è di casa, avendo svolto per un anno pratica forenze proprio in riva allo Stretto, tradisce un po’ di emozione tra ricordi ed esperienze vissute, ma poi nell’esaltare le doti della candidata lancia un messaggio chiaro ai naviganti, affidando al successo in Calabria, anche la rinascita di Forza Italia.

“Jole – esordisce – è una donna, un’amica, che ho imparato a stimare in questi anni facendo politica insieme. Avete una grande opportunità, perché Jole non è solo una donna coraggiosa e appassionata, ma soprattutto una calabrese orgogliosa. Da sempre attenta ai risvolti di ogni provvedimento per capire quale poteva essere la ricaduta per la sua Calabria. Ha la stima del presidente Berlusconi, è competente, determinata e con le qualità per risollevare la Calabria”.

Poi dedica qualche passaggio all’avversario politico che ha l’appoggio del Pd:

“Quando Callipo si lamenta dei disastri di questa Regione, qualcuno deve dirgli che governava il Partito democratico con Oliverio. Callipo è la foglia di fico del Pd che vuole provare a cambiare pagina. Allora tocca al centrodestra rappresentare la rinascita di questa Regione”.

D’altra parte per Maria Stella Gelmini la fuga di cervelli dal sud non è una cosa casuale, ma indotta dai governi che si sono succeduti dal 2011 in poi che, non eletti dal popolo, non hanno mai rappresentato il paese:

“Dovevano essere governi d’emergenza nazionale e hanno combinato solo disastri. E allora, oggi – incalza la capogruppo dei deputati – il centrodestra ha una grande responsabilità, quella di indicare la rotta. Se non riduciamo il divario nord-sud, l’Italia non riparte”.

Da qui, la Gelmini si dice certa che Santelli non si risparmierà. Per par condicio cita Mario e Roberto Occhiuto. E non a caso parla di gioco di squadra, affidando al successo in Calabria, anche la rinascita di Forza Italia. Anche per questo si dice convinta che a dare manforte a Jole Santelli e alla Calabria, arriverà anche Silvio Berlusconi.

In precedenza il primo a prendere la parola, era stato il coordinatore provinciale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che aveva tracciato l’identikit della candidata alla presidenza:

“E’ brava, capace, intraprendente, esperta, lungimirante, visionaria, maledettamente innamorata della Calabria”.

Cannizzaro ringrazia i presenti per aver contribuito alla “reunion” del centrodestra calabrese, e ostenta sicurezza sulla vittoria delle elezioni del 26 gennaio. Poi è una sequela di accuse allo schieramento opposto. Così bacchetta l’avversario politico numero uno, Pippo Callipo:

“Rispetto l’imprenditore, esempio positivo per la nostra regione, ma non lo stimo sotto il profilo politico, perché ci ha già provato qualche anno fa venendo sonoramente bocciato dai calabresi, ed ora ci riprova con il sostegno de Pd e di quei partiti che hanno sostenuto Oliverio”.

Bocciati anche gli slogan di Callipo

“ha sbagliato compagni di viaggio se dice di voler liberare la Calabria” – soprattutto in tema di legalità: “va predicata ma anche praticata. Legalità significa applicazione della buona prassi e della buona amministrazione e non mi pare che il Pd possa essere considerato un esempio positivo in Calabria”.

Accusa insomma il centrosinistra di non essere credibile:

“avete lacerato la Calabria, l’avete divisa e resa fanalino di coda in tutte le classifiche”.

Sbeffeggia anche la lista “10 idee per la Calabria” che per un vizio procedurale non potrà competere col proprio simbolo accanto a Pippo Callipo, per dire che le liste del centrodestra l’hanno preparate e presentate “i nostri giovani” non sbagliando nulla. Però assicura che degli altri avversari non parlerà, perché “non pervenuti”.

Facendo leva su sondaggi, evidentemente interni, condanna il Movimento 5 stelle – “non prenderanno il quorum” – perché ha tradito la propria identità. Infine l’appello a Jole Santelli:

“Reggio ricambierà la tua attenzioni con il consenso per te e per il centrodestra – dice – Sono certo che non accentrerai il potere, come hai fatto da coordinatrice regionale quando hai usato il noi e mai io. Ricordati di nominare un assessore all’agricoltura e al turismo che Oliverio si è dimenticato”.

Poi, suggerisce anche di spazzare via tutti quei dirigenti del comparto sanitario e quei primari nominati dal Partito democratico che “hanno squalificato la nostra terra”. Infine la promessa:

“Con questo centrodestra unito, prima vinciamo il 26 gennaio alla Regione, e poi, statene certi vinceremo anche per la Città Metropolitana”.

Emiliano Imbalzano (Lega) si dice orgoglioso del fato che dopo 50 anni di regionalismo in Calabria sia stata scelta una donna – “la più bella e la più preparata” – per la presidenza della Regione. Si mostra fiducioso e azzarda una previsione:

“la differenza col centrodestra unito, che per noi è un valore, sarà abbondantemente oltre i 20-30 punti percentuali”.

Massimo Ripepi (Fdi) incentra il suo intervento sui “valori” necessari per ripartire, e sulla necessità di ribadire e ristabilire l’identità di una Regione, dei suoi territori, e del suo popolo. Invoca le deleghe per la città metropolitana che il “Pd ha devastato”; vita nuova per l’Aeroporto, ma anche di rinverdire il progetto del Ponte sullo Stretto.

Luigi Fedele (Udc), si rallegra della ritrovata unità del centrodestra eleggendo idealmente Cannizzaro quale vero organizzatore del ritrovato feeling. Poi, rilancia: “L’Udc c’è, abbiamo formato delle liste di valore e di grande forza. L’Udc rientrerà in Consiglio regionale con una forza non indifferente e sarà da stimolo e da supporto a Jole Santelli”. Pone l’accento sulla sanità, e in maniera accorata rivolge una preghiera alla candidata:

“Diamo centralità al Consiglio regionale che in questi anni è stato ridotto ad un dopolavoro”.