Giunta Brunetti e incompatibilità tra sindaci, Versace: 'Maggioranza coesa. Ripartiremo più forti'

La presunta illegittimità sollevata da Minicuci non sembra preoccupare il vicesindaco che volge lo sguardo al futuro: "Faremo il meglio per la Metro City"

Acque ancora molto agitate a Palazzo San Giorgio dove sembra intravedersi la luce in fondo al tunnel. Seppur a pochi passi di distanza, la stessa aria non si respira, invece, a Palazzo Alvaro, dove il consiglio è stato solo di recente messo sotto i riflettori da una riflessione di Minicuci, secondo cui il sindaco del Comune dovrebbe svolgere anche le funzioni del sindaco metropolitano. L’incarico, dunque, non toccherebbe più a Versace, ma a Brunetti.

La nuova Giunta Bunetti per amministrare Reggio Calabria

“Non amo commentare i pettegolezzi, ma i fatti”.

Lo ha detto il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace a margine della conferenza di presentazione del calendario del Natale Metropolitano, avvenuta questa mattina a palazzo Alvaro.

“I fatti ci dicono che si, c’è stata una discussione all’interno dell’aule deputate, ovvero i partiti, una forte dialettica che ci ha visto rappresentare delle criticità che abbiamo vissuto, a volte, in questo primo anno di amministrazione.

Con la nuova Giunta ripartiremo con una carica amministrativa ancora più forte – ha aggiunto Versace. È chiaro che ogni qualvolta c’è un minimo di frizione sembra stia succedendo chissà che cosa. In realtà si è trattato di una normale dialettica all’interno di una maggioranza che è assolutamente coesa.

La sua natura richiede una riflessione. Basti pensare ai numeri del pd, dei democratici progressisti, delle liste civiche che caratterizzano la maggioranza di Governo del consiglio comunale di Reggio Calabria. Socialisti, Primavera democratica e molti altri hanno contribuito, un anno fa, all’elezione dell’avv. Giuseppe Falcomatà ed ha fatto bene, dunque, il sindaco facente funzioni a coinvolgere tutti gli attori”.

L’incompatibilità tra sindaci

Il tarlo della nuova Giunta, che sembra ormai pronta ad essere ufficializzata, non è l’unico a consumare i reggini. Un componente della minoranza, infatti, ha sollevato una riflessione secondo cui la nomina di Carmelo Versace come vicesindaco della Città Metropolitana sarebbe buona e giusta, ma lo stesso non vale per il ruolo di facente funzioni che toccherebbe al sindaco del Comune e, quindi, a Paolo Brunetti.

“Ho ricevuto questo incarico poche ore prima della sentenza attraverso un decreto che mi è stato notificato un provvedimento da parte del Prefetto – ha spiegato il neo inquilino di Palazzo Alvaro. Ci sono gli organi preposti che devono valutare la legittimità del ruolo che oggi sto ricoprendo e c’è anche uno statuto metropolitano che parla chiaro”.

Versace rispedisce le diatribe al mittente:

“Non mi interessano le polemiche sterili. Il mio compito è quello di provare a fare del mio meglio per mandare avanti un’amministrazione sana come quella della Metro City, come ha fatto chi mi ha preceduto fino a pochi giorni fa”.

Ed effettivamente il clima che si respira all’ente metropolitano è molto più distesa rispetto a quella dell’aula Battaglia. Dimostrazione lampante l’ultimo consiglio, avvenuto pochi giorni fa.

“Questo è l’auspicio che mi sono dato insieme ai consiglieri metropolitani, anche di minoranza. Ho avuto modo di sentirli ed hanno dimostrato una grande sensibilità rispetto al momento che stiamo vivendo di cui non posso che essere che contento.

A nostro giudizio – ha concluso Versace – non ci sono gli elementi per valutare un opzione del genere (in riferimento alla causa portata avanti da Minicuci ndr.), per noi la vicenda è già stata definita dai massimi ordini giuridici”.