Giù le mani da Reggio. No ad una giunta regionale a trazione cosentina

La classe politica reggina deve battere i pugni sul tavolo, pretendendo lo stesso spazio di Cosenza e Catanzaro. Dopo sarà troppo tardi...

Giorni decisivi per la formazione della giunta regionale. Il Governatore Roberto Occhiuto è a Roma, numerose le interlocuzione sia a livello politico che con profili dirigenziali che potrebbero approdare alla Cittadella. Serve ‘calma e sangue freddo’ per gestire tutte le pressioni che arrivano dai partiti interni alla coalizione, affatto semplice accontentare tutti nell’intricato puzzle di poltrone e potere da spartire.

Non è una novità che le prime due postazioni da assegnare, in ordine cronologico e di importanza, sono quelle di vice Presidente della giunta e di Presidente del Consiglio Regionale. La Lega è più vicina ad accaparrarsi il ruolo di vice Occhiuto con la conferma di Spirlì però fortemente a rischio, Forza Italia e Fratelli d’Italia invece duellano per la poltrona di presidente del Consiglio Regionale. Al di là dei partiti che si sbracciano e non risparmiamo colpi incrociati, da non sottovalutare l’importanza del fattore geografico, uno degli indicatori che più potrebbe squilibrare i valori. A tutto svantaggio di Reggio Calabria…

Cosenza già esprime il nuovo presidente della Regione Occhiuto, Catanzaro e Reggio Calabria attendono la loro ‘postazione al sole’. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, in riva allo Stretto si potrebbe rimanere a bocca asciutta. Nonostante il risultato fragoroso ottenuto da Forza Italia nella Circoscrizione Sud (al quale va aggiunto il dato della lista satellite Forza Azzurri) e nonostante per tradizione la presidenza del Consiglio Regionale andrebbe assegnata ad un reggino che possa ‘giocare in casa’, non mancano i segnali in senso contrario. C’è però chi assicura che Occhiuto, da politico esperto e navigato, eviterà rischi e possibili autogol, garantendo a Reggio Calabria la giusta dignità politica. 

Più che mai in un momento storico decisivo come questo, con la Calabria che si trova davanti ad un bivio tra la possibilità di rilanciarsi nella fase post pandemica e l’orlo del precipizio, Reggio Calabria attraverso la sua classe politica deve garantirsi e pretendere la giusta visibilità all’interno del prossimo governo regionale. Grazie alle risorse del Recovery Plan arriveranno nei prossimi mesi e anni fiumi di milioni, che è bene poter ‘ammirare’ da vicino.

Al di là delle facili promesse da campagna elettorale di attenzione e amore verso Reggio, è di fondamentale importanza poter vigilare e pretendere quanto dovuto da postazioni privilegiate e che assicurino di non vedersi costantemente scavalcati dalle altre città calabresi, Cosenza in primis. Se è normale, come è normale, che il Governatore Occhiuto possa avere nel corso del suo mandato anche inconsciamente
un occhio di riguardo per la ‘sua’ Cosenza, allo stesso tempo la classe politica reggina deve battere i pugni sul tavolo, pretendendo lo stesso spazio della città dei Bruzi e di Catanzaro.

E deve farlo adesso, perché è in questi giorni che si decideranno le contese relative alla vice presidenza della Giunta e della Presidenza del Consiglio. Dopo sarà troppo tardi, e Reggio potrebbe essere costretta a guardare, immobile, il resto della Calabria mentre corre alla ricerca del riscatto.