Di seguito il comunicato stampa dell’Unione Sindacale di Base della Calabria sul recente incidente ferroviario a Thurio.
L’Unione Sindacale di Base della Calabria esprime profondo cordoglio per i familiari delle vittime Hannaqui Said, conducente del camion, e Maria Pansini, capotreno, deceduti nell’ennesima strage ferroviaria avvenuta a Thurio di Corigliano Rossano.
Questa strage è l’ulteriore dimostrazione della pericolosità infrastrutturale della tratta ferroviaria Reggio Calabria – Taranto, che mette quotidianamente a rischio la vita dei passeggeri e dei lavoratori.
Se solamente si fosse investito installando un sistema di protezione automatica integrativa dei passaggi a livello, in grado di scansionare l’area dell’attraversamento per riconoscere la presenza di ostacoli fermi o in movimento, interfacciandosi al segnalamento già esistente, queste morti si sarebbero potute evitare.
Per l’USB, impegnata in tutta Italia nella raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di omicidio sul lavoro, il tema della sicurezza rimane centrale e non argomento episodico da agitare dopo ogni tragedia.
Oggi le Istituzioni ed RFI, ipocritamente, piangono i morti ed esprimono la loro solidarietà ed estraneità su quanto accaduto, dimenticando che quasi nulla hanno fatto per innalzare gli standard di sicurezza sull’infrastruttura ferroviaria.
![Incidente ferroviario, Occhiuto: ‘Procura che ha aperto inchiesta dovrà chiarirne le circostanze’](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/2023/01/occhiuto-roberto-200x200.jpg)
Salvini, l’uomo del ponte, invece di continuare in maniera parossistica a propagandare le magnifiche sorti e progressive, per la Sicilia e la Calabria, della faraonica opera che, nei suoi desideri, lo consegnerà alla storia, si preoccupi di rendere sicure le nostre strade e le nostre ferrovie.
Come USB abbiamo chiesto che, di fronte a questa ennesima strage, il Ministro dei Trasporti e la Dirigenza di RFI rassegnino le dimissioni e abbiamo proclamato, assieme alle altre sigle del sindacalismo di base, 24 ore di sciopero sui gravi motivi legati alla sicurezza della circolazione e della manutenzione a partire dalla giornata del 30 novembre per tutto il personale ferroviario.