La bellezza e la cultura di Reggio Calabria in onda su Rai1
27 Aprile 2016 - 13:31 | di Federica Geria

di Federica Geria – Linea Verde Orizzonti, noto programma in onda su Rai1, ha visitato da poco Reggio Calabria e Messina, le due città a cavallo dello Stretto.
Durante la puntata il racconto di due città protese verso il futuro. Chiara Giallonardo, è stata l’inviata a Reggio Calabria, dove ha esplorato diversi luoghi e aspetti della città: si inizia dal ricavo di energia elettrica tramite onde del mare, fino ad arrivare alle due meraviglie dei Bronzi di Riace e al Pilone di Santa Trada, altissimo traliccio elettrico sul maestoso panorama dello Stretto. L’intera puntata è stata inoltre arricchita dalla geniale ironia di Nino Frassica, messinese doc e dal duo comico cabarettistico calabrese Battaglia e Miseferi.
Chiara, conduttrice della puntata dà il buongiorno a tutti i telespettatori direttamente dal Pilone di Santa Trada, uno degli edifici di archeologia industriale più alti d’Europa, il quale fino a qualche anno fa serviva per trasportare la corrente elettrica attraverso lo Stretto.
“Ma vogliamo parlare di modernità, vogliamo parlare di un Sud che cambia, che produce, e che innova!”. Così sulle note de “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano la puntata inizia con delle inquadrature dall’alto della nostra Via Marina: “Sono sul Lungomare Italo Falcomatà, conosciuto giustamente come il più bel Chilometro di Italia, lo percorro con le pattinatrici della squadra sportiva della Calabria. Reggio è una città che ha tanto da raccontare, una storia antica che arriva dal mare, dal mare come i Bronzi di Riace, che tutto il mondo invidia, e poi c’è il Castello Aragonese e molto altro, ma è anche una città che guarda al futuro e lo fa attraverso il suo mare e le sue onde”.
L’energia delle onde nello stretto
Le onde, la brezza straordinaria dello Stretto di Messina hanno fatto si che l’Università Mediterranea abbia voluto dedicare a questa eccezionalità un intero progetto, il Noel.
Il professore Giuseppe Barbaro racconta: “Siamo il primo laboratorio al mondo e unico a operare direttamente in mare anziché nei laboratori, dove le onde vengono generate con motori. Esiste una combinazione favorevole di fattori quale la distanza tra Reggio e Messina, quindi questo consente di generare delle onde che sono dei modelli in scala ridotta di tempeste marine, o la limpidezza dell’acqua ci consente di effettuare delle misure dirette senza usare maschere, abbiamo anche l’escursione ridotta di marea, massimo 15 centimetri, oppure anche la conformazione della costa stessa.”
A un passo dal mare ci si sposta all’interno del laboratorio Noel, dove l’ingegnere Alessandra Romolo spiega come sono riusciti in questa impresa, e quindi il funzionamento del prototipo in grado di trasformare le onde del mare in energia elettrica, quell’energia con cui accendiamo la luce, la televisione o un elettrodomestico. Così con questo grande impianto di energia, Reggio Calabria si conferma culla di sapienza, di cultura e di innovazione.
Una nuova veste per i Bronzi di Riace
Si parla poi dei Bronzi di Riace, le due meraviglie che sono conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. A prender voce è il nuovo direttore Carmelo Malacrino il quale ci spiega la meraviglia di questi Bronzi, che da 2500 anni esistono e da oltre 30 sono avvolti da un grande mistero: “Un mistero che li avvolge dall’agosto del 1972, quando sono stati scoperti nel mare di Riace, e che continua a caratterizzarli. Nel Museo oltre questi abbiamo anche i Bronzi di Porticello, la Testa di Basilea, e quella del Filosofo. In questa sala c’è la più grande collezione al mondo di Bronzi del V secolo a.C. e intorno a loro stiamo cercando di costruire tutto il Museo, in quanto essi rappresentato l’elemento principale”.
Riguardo la nuova apertura fissata il 30 aprile 2016, Malacrino svela qualche anticipazione sull’allestimento del Museo che, tra novità e pezzi storici, si arricchisce di una didattica davvero interessante: “Stiamo esponendo una bella novità, un grande mosaico che finora è sempre stato nei depositi. Inoltre tutte le vetrine sono state predisposte per accogliere dei touch screen per approfondimenti per tutti i curiosi che vogliono sapere qualcosa in più. Il museo che vorremmo è un museo accogliente, efficiente nella comunicazione e un museo sicuro!”
Lo stile reggino in passerella
Dalla cultura si passa poi alla moda. “Stiamo imparando a conoscere una Reggio Calabria orgogliosa del suo passato ma che va verso il futuro muovendosi tra tradizione e innovazione, anche soprattutto quando si tratta di design e di moda, e in questo caso alcuni fra i frutti più succulenti di questa terra stanno per diventare dei tessuti, fiore all’occhiello, il bergamotto.”
Sul famoso tapis roulant della città sfilano infatti modelli made in Reggio indossando accessori, cravatte, papillon e pochette fatti con materiali riciclabili, quali sughero e bergamotto. Tutto targato Marco e Davide, giovane brand reggino tra moda ed ecosostenibilità.
Il guardiano del pilone
Il Pilone di Santa Trada, alto 225 metri e fatto di 1240 gradini ha una storia davvero curiosa: la torre inizialmente era dell’Enel e serviva per fare i fili della corrente fino a Messina. Nel 1992 viene dismessa e viene offerta ai vari enti, ma nessuno era interessato. Vi fu una gara ad asta e Giovanni Floccari, attuale proprietario del Pilone partecipò offrendo 20.100 euro, e aggiudicandosela insieme ad altri soci. “Ho partecipato perché questo è un simbolo della nostra terra e dello stretto.”
L’architetto Giuseppe Colella ha sposato la visione di Giovanni e ha un progetto davvero interessante per questa torre, quello di sfruttare la forza del vento su in cima alla mensola bassa, per generare energia elettrica che servirebbe a garantire il funzionamento di un’ascensore panoramico sul modello della Torre Eiffel. Speriamo dunque che questa torre possa diventare un orgoglio del turismo calabrese.
Uno splendido ed interessante report quello andato in onda su Rai1, che mostra la nostra città in tutto il suo splendore, una Reggio tra bellezza e cultura, una Reggio tra tradizione ed innovazione.
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