Calabria, si torna in zona rossa: cosa si può fare

La circolare ai prefetti sulla zona rossa per le feste: controlli lungo le strade in città. Si può andare a messa

Si potrà assistere alla messa o per attività di volontariato “in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio”.

Queste le due sole occasioni per il capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, per derogare le regole imposte dalla zona rossa. Nella circolare inviata ai prefetti a seguito del decreto si specificano le limitazioni imposte per il periodo delle feste. La circolare invita a predisporre “servizi efficaci” che garantiscano la “corretta osservanza” dei divieti previsti dal decreto di Natale: in particolare vanno effettuati “controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino”, per prevenire “possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità” e “situazioni di assembramento o di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”.

SI A MESSE E VOLONTARIATO

“L’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite”, si legge nella circolare che sottolinea che “anche in questi casi troveranno peraltro applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto “coprifuoco”.

La circolare del ministero dell’Interno precisa, inoltre, che sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato”. Anche quelle attività di volontariato “in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio”. “Conseguentemente, per lo spostamento legato a tali attività – si legge nella circolare – potrà addursi a motivo giustificativo l’espletamento del servizio di volontariato sociale”.

Il ministero dell’Interno ha invitato le prefetture a predisporre “efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure” in particolare per ciò che riguarda i “controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”.

CONTROLLI DELLE FORZE DI POLIZIA

Nei giorni festivi e prefestivi quando entrerà in vigore in tutto il territorio nazionale la cosiddetta ‘zona rossa’ gli spostamenti, precisa il Viminale, saranno consentiti solo per motivi giustificati, ovvero: “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute”.

La circolare sottolinea che le giustificazioni saranno “tutte attestabili tramite autodichiarazione”.

Nelle giornate indicate come area arancione su tutto il territorio nazionale (nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021) sono consentiti gli spostamenti in comuni limitrofi non oltre i 30 chilometri e quando “il comune di partenza ha una popolazione inferiore a 5mila abitanti”.

Mentre non è necessario stabilire quanti abitanti abbia la località di destinazione. È, invece, un impedimento “la circostanza che i comuni di destinazione abbiano la qualifica di capoluogo di provincia”.

SECONDE CASE

Dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 si potranno raggiungere, inoltre, le seconde case, “per una sola volta al giorno” e “massimo in due persone, escludendo i minori di anni 14” nell’arco temporale che va “dalle 5 alle 22”.

“Oltre allo spostamento per raggiungere l’abitazione privata di destinazione – precisa la circolare – deve intendersi consentito anche quello finalizzato al rientro presso la propria abitazione, domicilio o residenza, fermi restando i divieti di spostamento in orario serale e notturno”.

QUI TUTTE LE FAQ CON LE RISPOSTE DEL MINISTERO

fonte agi.it