Salta anche Miozzo. In Calabria, il teatro dell'assurdo continua

Anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico entra nella rosa degli "eliminati". La Calabria avrà mai un commissario?

Il teatro dell’assurdo continua. Il riferimento non è letterario, ma di più ampio respiro: sanitario, politico. Un altro nome è stato depennato dalla rosa (sconosciuta) degli eletti a Commissario della sanità in Calabria. Un titolo che, nonostante il disco verde da parte del Governo Conte II, nessuno sembra volere, o almeno non alle condizioni prestabilite.

Fra i tanti, l’ultimo a dare forfait, o meglio ancora, a cui il Governo ha dato il benservito, secondo quanto appreso da Repubblica, sarebbe Agostino Miozzo.

Salta anche Miozzo. La Calabria ancora senza commissario

Non sarà nemmeno Agostino Miozzo il nuovo commissario per la sanità in Calabria. Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, già braccio destro di Guido Bertolaso negli anni in cui era alla guida della Protezione civile, con una solida esperienza nelle emergenze, non sarebbe più fra i papabili.

E così, dopo le dimissioni di Cotticelli, quelle di Zuccatelli, la rinuncia di Gaudio, lo scarto di Mostarda e Varratta è giunto anche il momento per Miozzo di essere escluso dalla tragicomica vicenda del commissariamento della sanità in Calabria.

“Aveva posto tre condizioni all’esecutivo per poter essere messo in grado di lavorare. Condizioni considerate troppo vincolanti da Palazzo Chigi”.

Si legge su Repubblica e, queste, sarebbero state le determinante che hanno indotto il Governo ad eliminare la sua candidatura. Tra le condizioni poste da Miozzo, dei “superpoteri” per essere in grado di agire in una Regione il cui commissariamento va avanti da undici anni.