Regionali in Calabria, per la presidenza spuntano i nomi di Sbarra e Gratteri. Ma i diretti interessati…
Accordi ed equilibri da trovare, l'estate surriscalda il clima...e i rumors non mancano. La situazione di Cdx e Csx ad un anno dal voto, tra incognite e certezze...
28 Luglio 2025 - 19:07 | di Pasquale Romano

Il clima politico in Calabria inizia a scaldarsi in vista delle prossime elezioni regionali. Nonostante manchi ancora una data ufficiale, le manovre all’interno delle due coalizioni sono già iniziate, anche perchè ci sono accordi ed equilibri da trovare in vista delle regionali fissate per l’autunno 2025, ovvero Veneto, Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Campania e Puglia.
Come spesso accade, alle strategie si affiancano i rumors, che in questi ultimi giorni hanno acceso i riflettori su due nomi a sorpresa…e di peso, ovvero Luigi Sbarra e Nicola Gratteri.
Gratteri e il pressing del M5S
Per il centrosinistra, il nome dell’attuale procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, sembra circolare con insistenza nelle ultime settimane. A spingere per una sua possibile candidatura sarebbe in particolare il Movimento 5 Stelle, che lo considera una figura capace di aggregare l’intero campo progressista.
Anche all’interno del Partito Democratico, soprattutto tra le file calabresi, c’è chi vedrebbe in Gratteri il profilo giusto per sfidare il centrodestra. Ma a oggi le resistenze maggiori arrivano proprio dal diretto interessato.
“Sono un felice magistrato di Napoli. Voi non sapete com’è bello il mio lavoro e quanto lo ami”, ha detto con tono ironico durante un evento a Corigliano Rossano, aggiungendo: “Quando andrò in pensione ho un bergamotteto e mi ci dedicherò. Magari farò qualche trasmissione in Tv perché quando ci sono io lo share aumenta sempre”. Una dichiarazione che suona come una chiusura definitiva, almeno per ora, a ogni scenario politico.
Sul fronte opposto, il presidente Roberto Occhiuto ha già dichiarato pubblicamente di voler correre per un secondo mandato. Lo ha fatto per la prima volta dal palco del Teatro Cilea di Reggio Calabria, ricevendo l’appoggio della coalizione.
Lo ha ribadito più volte, sino ad un paio di mesi fa, preistoria però dopo quanto accaduto in queste settimane. Sulla sua ricandidatura pesano le possibili evoluzioni dell’inchiesta giudiziaria che lo riguarda, anche se Occhiuto dopo l’interrogatorio si è detto tranquillo e fiducioso rispetto ad una possibile archiviazione. Se ne capirà di più nei prossimi mesi…
In parallelo, ha iniziato a circolare come possibile profilo per la candidatura alla presidenza il nome di Luigi Sbarra, oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud.
Ex segretario generale della Cisl, Sbarra ha però messo a tacere ogni indiscrezione: “Escludo nel modo più assoluto qualsiasi candidatura, sia a livello regionale che comunale”, ha dichiarato pubblicamente a Cosenza, ribadendo la volontà di onorare fino in fondo l’incarico assunto nel governo Meloni e in ogni caso a non pensare a un possibile futuro da candidato Governatore in Calabria.
Il centrosinistra in cerca di sintesi
Nel centrosinistra, intanto, il quadro è tutt’altro che definito. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha lasciato intendere di puntare a una candidatura alla Cittadella, ma bisogna fare i conti con le idee del Pd (a partire da quelle del segretario regionale e senatore Nicola Irto) e quelle del resto della coalizione.
ll Movimento 5 Stelle infatti, al di là del ‘corteggiamento’ verso Gratteri, non molla la presa e segue da vicino le dinamiche regionali, con la volontà di mettere il timbro sul candidato presidente del csx.
Falcomatà nelle ultime settimane sembra aver spostato il mirino nella sua strategia comunicativa. Dopo una serie di comunicati stampa critici verso il Governo regionale (sintomo della speranza di guadagnare la candidatura alla presidenza?) il primo cittadino con le ultime uscite ha puntato il dito maggiormente verso il Governo Meloni, secondo malelingue perchè ha ‘annusato’ maggiori possibilità di candidatura in Parlamento…