Quirinale 2022, al via le consultazioni per il nuovo Presidente della Repubblica

Improbabile che il nuovo Presidente venga eletto presto, visto che i partiti arrivano all'appuntamento del voto senza l'intesa su un nome

È iniziato da poco, con qualche minuto di ritardo, il primo scrutinio per l’elezioni del Capo dello Stato. Nelle scorse settimane, infatti, il presidente della Camera, Roberto Fico ha convocato l’assemblea per le ore 15:00 di lunedì 24 gennaio.

Quirinale 2022

I “grandi elettori” sono chiamati al voto per eleggere il 13° Presidente della Repubblica italiana.

La procedura di voto, di per se, già abbastanza complessa, non è stata di certo semplificata dalla pandemia ancora in corso. Per chi, in questi giorni, è risultato positivo al Covid è stato previsto un provvedimento ad hoc. Se vorranno partecipare alle elezioni, dovranno utilizzare l’apposito seggio creato nel parcheggio della Camera, seguendo le procedure previste.

Le elezioni del 2022 sono particolari anche perché saranno le ultime con un numero così alto di grandi elettori. Dalla prossima legislatura, come effetto della riforma costituzionale votata con il referendum per il taglio, ci saranno 230 deputati e 115 senatori in meno.

Il quorum

La Costituzione regola l’elezione del Presidente (attraverso gli art. 83, 84 e 85). Il quorum varia in base alle votazioni. Per le prime tre è richiesta la maggioranza dei 2/3 dei componenti dell’Assemblea. Dunque, sulla base di 1.009 Grandi elettori sarebbe di 673 voti.

Dal quarto scrutinio il quorum si abbassa. Per eleggere il sostituto di Sergio Mattarella basterà la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 505 voti.

Le operazioni di votazione e spoglio

Toccherà prima ai senatori votare, poi i deputati e infine ai delegati regionali che, per la Calabria sono: il presidente Roberto Occhiuto, il presidente del Consiglio Filippo Mancuso ed il consigliere Pd Nicola Irto.

Ognuno entrerà nelle cabine poste sotto il banco della presidenza e scriverà il nome del candidato che intende votare nella scheda che gli verrà consegnata dal commesso, già timbrata e firmata dal segretario generale di Montecitorio. Una volta uscito dalla cabina, l’elettore depositerà la scheda, ripiegata in quattro, nell’urna di vimini e raso verde, comunemente definita “insalatiera“, davanti alla quale si troverà un segretario di presidenza.

Per ciò che riguarda, invece, le operazioni di spoglio, ad occuparsene sarà il presidente della Camera. Fico leggerà in Aula i nomi dei candidati uno ad uno ad alta voce.

Verso la scheda bianca

Improbabile che il nome del nuovo Presidente della Repubblica venga fuori dal primo giro di consultazioni. I partiti, sia di destra che di sinistra, arrivano all’appuntamento del primo voto senza un’intesa su un nome. È quasi scontato, dunque, che nella giornata di oggi buona parte dei grandi elettori consegni la propria scheda in bianco.

Questa mattina, secondo quanto riportato da Ansa, il premier Draghi si sarebbe visto con Matteo Salvini che nel primo pomeriggio avrebbe dovuto avere un faccia a faccia con il segretario del Pd Enrico Letta.