Reggina, Cardona: 'Non ricorreremo al Collegio di Garanzia del Coni'

"Non sono social, ma per quello che mi è stato inviato ho dovuto registrare atteggiamenti pessimi da parte di diversi soggetti"

All’indomani della setenza di secondo grado della giustizia sportiva che ha restituito due dei sette punti di penalizzazione inflitti alla Reggina dal Tfn, interviene in conferenza stampa il presidente della società amaranto Marcello Cardona: “La trasparenza e la comunicazione sono elementi fondamentali, necessario fare il punto della situazione dopo quanto deciso dalla Corte Federale d’Appello. La notizia è che la Reggina non ricorrerà al Collegio di Garanzia al Coni. Torniamo indietro. La nuova società ha deciso di rilevare un club pieno di debiti e la nuova programmazione può avvenire solo abbattendolo. Come sapete c’è una legge dello Stato che ne consente la ristrutturazione e la Reggina in modo trasparente e legale vi ha fatto accesso. Inizialmente si è cercato di far fronte ai debiti dialogando con i creditori, ma la mole era impressionante. Per questo motivo si è deciso di chiedere al tribunale il concordato informando federazione e covisoc nel momento in cui è venuta a farci visita. Poi come sapete ci sono state quelle scadenze del 16 febbraio e 16 marzo, compresi gli emolumenti a quei calciatori che sono andati via a gennaio. Ne è venuto fuori un corto circuito tra le norme sportive e quelle statali. Noi abbiamo profondo rispetto delle istituzioni, ma ci siamo trovati in mezzo al guado. Siamo stati deferiti e l’inizio prevedeva addirittura qualcosa come una penalizzazione di 12 punti. Non sono social, ma per quello che mi è stato inviato ho dovuto registrare atteggiamenti pessimi da parte di alcuni soggetti ed anche qualcuno della stampa. Nessuno può mettere in discussione la nostra dignità, nessuno può mettere in dubbio la nostra onorabilità. La Reggina non ha commesso alcun illecito sportivo, per questo motivo nei due gradi sono stati dati tot punti piuttosto che altri, riconoscendo il percorso della Reggina ed il lavoro del patron Saladini. Lui ha preso la Reggina per risanarla e poter fare calcio, a testa alta, con dignità e gioia. Avevamo detto che saremmo arrivati fino in fondo, ma siamo dentro una federazione verso la quale c’è grande rispetto e che ha fatto quello che doveva fare. Ritengo giusto quello che la Reggina ha subìto dal punto di vista amministrativo (nessun illecito e rispetto delle regole soprattutto) e noi accertato che ci è stata riconosciuta trasparenza e legalità per un percorso che necessariamente abbiamo dovuto fare, si è deciso di non andare avanti, essendo adesso anche dentro i play off. Adesso aspettiamo fiduciosi l’omologa del Tribunale. Adesso mi corre l’obbligo ringraziare il dottore Brunori, l’avvocato Rodella e l’avvocato Lubrano”.