Reggina: servono soluzioni immediate per uscire dalla crisi. Situazione seria

Dieci partite a disposizione per cancellare questo pessimo inizio del girone di ritorno

Servono soluzioni immediate per uscire dalla crisi. La Reggina è entrata in un tunnel che inizia a preoccupare, accumulando un numero di sconfitte esagerato in questo girone di ritorno. Il tecnico Inzaghi continua a ripetere che nulla ha da rimproverare ai suoi calciatori e che la classifica nonostante tutto risulti ancora buona, ma se si dovesse andare avanti con questo trend, è facilmente immaginabile che tutto potrebbe diventare più complicato. C’è da dire che tranne Cosenza, sul piano del gioco la squadra amaranto si è sempre espressa a buoni livelli, ma ha più volte gettato al vento la vittoria, ha subìto gol incredibili per errori di posizionamento, scarsa attenzione, ha fatto mancare una reazione rabbiosa, come si deve ad un campionato duro e difficile quale è la serie B.

Inzaghi alla ricerca del problema

I motivi di questo crollo non hanno una sola causa, ma una delle problematiche potrebbe essere ricondotta per esempio alla cattiveria agonistica che a questa squadra sembra mancare, forse per caratteristiche. Nella prima parte di stagione, con una condizione atletica brillante e decisamente superiore agli avversari, la Reggina è stata straordinaria. Non appena si è entrati nella fase più dura dove si è notevolmente alzato il livello agonistico, Hernani e compagni hanno accusato evidenti difficoltà. Insieme a distrazioni che fanno pensare che alcuni calciatori durante il corso della partita, siano con la testa altrove. Non sarà semplice per Inzaghi intervenire su debolezze strutturali e caratteriali, può però il tecnico lavorare sulle motivazioni chiedendo maggiore attenzione ai suoi e qualche sforzo in più in fatto di determinazione, soprattutto in alcuni momenti del match. Sabato sarà il Perugia l’avversario di turno, in difficoltà come lo era il Cosenza, ancor prima il Cittadella e prima ancora la Spal. Non rimettiamo in corsa anche gli umbri.