Reggina, Taibi: 'Crediamoci! Pensavo di avere un jolly dopo la promozione, invece alle prime difficoltà...'

Il Ds spinge la squadra a credere in questo sogno e fissa la tabella di marcia

Arriva il periodo più importante della stagione per la Reggina. Messa al sicuro la permanenza in cadetteria, è giunto quel momento che tutti aspettavano. La possibilità di agguantare una posizione di classifica insperata fino a qualche settimana addietro, ancora difficile da raggiungere ma possibile. Ha parlato di questo e di altro il Ds Taibi a “Passione Amaranto“:

“Servono almeno nove punti”

“Ho sempre creduto in questo gruppo, anche nei momenti difficili, conoscendo le potenzialità, era sicuro che avrebbe potuto dare di più. Poi si va incontro a situazioni sfavorevoli, ci sono gli avversari, gli episodi negativi che si concentrano tutti nello stesso periodo. I risultati che abbiamo ottenuto mi hanno dato ragione, anche se non è stata una passeggiata. Se vuoi ambire ad un sogno, è necessario pensare ad una partita alla volta, solo sbagliandone una quel tipo di percorso rischia di interrompersi. Ci trovavamo a distanza anche di dieci punti e forse più da quella posizione, adesso siamo a meno uno. Intanto è necessario vincere a Cremona, ma di fronte abbiamo una formazione costruita per vincere, in crescita e molto forte, direi che nove-dieci punti sono quelli da conquistare per agguantare quel sogno, meno non bastano”.

Il sogno va alimentato

“Adesso che siamo nel ballo vogliamo ballare, i veri complimenti vanno fatti al tecnico ed ai giocatori. Nel momento in cui è arrivato mister Baroni pensavamo ad una sola cosa, il raggiungimento della salvezza. Ricorderete quando la scorsa estate parlavo di almeno dieci squadre davanti a noi, non mi sbagliavo. E’ arrivato il momento che ci permette di sognare e noi lo faremo fino a quando i numeri ci consentono di farlo. Ho subìto tante critiche all’inizio e francamente pensavo di avere qualche jolly in più dopo la straordinaria cavalcata con promozione della passata stagione, qui si mi sbagliavo, perchè alle prime difficoltà vengo immediatamente massacrato, ma questo mi stimola e mi aiuta a crescere”.