Mosorrofa, il Comitato di quartiere: ‘Con questo Comune non si può più andare avanti’

I cittadini chiedono le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio e annunciano: "Chiederemo un refendum per staccarci dal Comune"


Questo comunicato fa seguito a quello inviato il 30.08.2023 che annunciava l’incontro in Prefettura e alcune cose scritte lì non verranno ripetute.

Martedì 5 settembre alle ore 12.00 in Prefettura alla presenza di S.E. il Prefetto Massimo Mariani si è svolto l’atteso incontro tra i rappresentanti dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, Pasquale Andidero, Presidente del Comitato, don Domenico Labella, Parroco di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, dr. Antonino Pellicanò MMG, Paolo Cotrupi, Segretario e Amministratore del comitato, Giuseppe e Fabrizio Nicolò componenti del comitato e, per il comune, l’assessore Rocco Albanese, il delegato alla manutenzione idrica e fognaria Francesco Barreca e Postorino, uno dei progettisti delle caditoie per l’acqua nel tratto di strada franata. La parola è subito andata all’assessore Albanese che ha illustrato quanto l’amministrazione comunale ha partorito per le frazioni Mosorrofa e Sala di Mosorrofa nel Bilancio del Comune.

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Di seguito quanto esposto dall’assessore: una generica messa in sicurezza per fenomeni di dissesto e frane delle aree collinari e pedemontane dell’area urbana di RC; un’altra generica riqualificazione del sistema di pubblica illuminazione “Zona collinare centro”; un intervento di adeguamento/miglioramento sismico della scuola primaria/secondaria G. Verga a Mosorrofa; un PON Metro – Creazione area verde attrezzata in località Bufano di Mosorrofa con criterio di priorità 3 (che sta per minimo); ma, la totale incapacità e l’assoluta non conoscenza del territorio che amministra, questa giunta comunale, si è resa palese quando l’assessore Albanese ci ha presentato come interventi di ristoro su Mosorrofa l’intervento su una piazza a San Salvatore e su una casa, ex municipio a Cataforio. Ha poi aggiunto fuori dalla presentazione del bilancio, lamentando la non correttezza di quanto avevamo scritto nel comunicato stampa precedente, che hanno avuto problemi a terminare i lavori sulla San Sperato Mosorrofa nel tratto franato perché Castore non aveva i mezzi per terminare i lavori e che avevano sistemato i guard rail correttamente anche con il parere dell’ANAS (cosa centra l’ANAS con la San Sperato Mosorrofa?). Che, forse, se riuscivano, devono ancora individuare come, avrebbero tolto i materiali non combusti nelle località del rogo in particolare nella discarica di zona Puzzu. Che non c’è niente per il cimitero di Mosorrofa e che per la San Sperato Mosorrofa ci sono dei fondi (ci sono da più di 10 anni nota nostra) del decreto Reggio che non possono utilizzare per ora perché bloccati. Il delegato Barreca ha poi affrontato il discorso idrico partendo dalla solita solfa, l’acqua a Mosorrofa è mancata perché irrigate gli orti! Ed anche perché è mancata in tutta la città.

Il presidente del Comitato di Quartiere con gli altri rappresentanti presenti hanno risposto perentoriamente dicendo chiaramente che erano totalmente insoddisfatti e che sarebbero stati convocati i cittadini di Mosorrofa a decidere i prossimi passi, ma che, verosimilmente, non essendoci più spazi di dialogo con chi di non vuol sentire e capire (fa finta o ne è incapace?) le esigenze di una popolazione si andrà allo scontro. E hanno aggiunto, rivolgendosi all’assessore Albanese: Noi abbiamo aspettato 6 mesi dall’11 gennaio c.a. su richiesta di S.E. il Prefetto perché lei assessore aveva dichiarato che ci sarebbero state tante cose per Mosorrofa nel prossimo bilancio. Non sappiamo se lei con quella sua dichiarazione ha preso in giro noi, ma certamente non è stato corretto verso S.E. che si è speso, dietro quella sua promessa, per non farci scendere in piazza a gennaio a chiedere le vostre dimissioni. È vergognoso assessore quello che lei ci presenta: due supposti interventi generici; un intervento nella Scuola Verga che noi conoscevamo già da quando assessore ai lavori pubblici era Muraca? gli interventi sui guard rail, che noi le ripetiamo sono da denuncia, e presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica; l’ammissione che Castore non poteva fare quei lavori, non gli competevano, quando a dicembre 2022 lei aveva, sempre in questa sede, affermato che avevate dato l’appalto a Castore per quei lavori. Vorremmo aggiungere che la riteniamo moralmente responsabile delle abitazioni bruciate a Mosorrofa, perché nell’incontro di gennaio in questa sede la sig.ra Valeria Caserta le aveva detto che avremmo pulito noi l’area di Bufano per far giocare i nostri ragazzi e lei ha minacciato di denunciarci se l’avessimo fatto. Non l’abbiamo pulito noi, non lo avete fatto nemmeno voi è il fuoco per arrivare agli appartamenti è passato proprio di li.

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Poi vorremmo capire, nel PON 2023-2025 avete messo dei fonti per area verde a Bufano, ma non era idrogeologicamente instabile tanto da non poter realizzare quanto già progettato e in fase di inizio lavori? Stiamo ancora aspettando quella relazione e stiamo ancora aspettando una risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dal Comitato a maggio del 2022 per conoscere tutte le vicissitudini dell’area Bufano e di quella dell’ex campo sportivo che stranamente è sparita dai vostri radar, nonostante lei, sempre a gennaio ci aveva dato le copie di un progetto da realizzare quasi nell’immediato in quel sito.

Quali risposte avete dato alle esigenze che da anni vi presentiamo? Avrete nostre notizie dopo che il comitato dei cittadini si sarà riunito, perché noi, che siamo solo i rappresentanti, qui abbiamo fatto solo dei commenti ma le decisioni le prenderanno i cittadini di Mosorrofa. In questo comunicato vogliamo anche dare atto al delegato alla manutenzione idrica e fognaria Barreca di essersi, oggi, assunto l’impegno a visionare i problemi di Mosorrofa, strano che non li conosceva, forse l’ufficio del sindaco al quale noi ci rivolgiamo di solito non glieli aveva comunicati, e a cercare qualche soluzione in breve tempo. Verificheremo se ciò avverrà.

Giovedì 7 settembre alle ore 19.00 i cittadini di Mosorrofa si sono riuniti è hanno analizzato quanto avvenuto in Prefettura, la conclusione alla quale sono addivenuti è che con questo comune non si può più andare avanti, perché non si ritiene questa Giunta comunale, forse non in tutti i suoi componenti ma in gran parte sicuramente, in grado di assolvere al compito che le è proprio. Le false promesse, gli impegni sempre disattesi, la totale mancanza di sensibilità verso le esigenze dei cittadini che devono amministrare ci portano ad una sola strada; chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale e in aggiunta, non sentendoci più considerati parte di questo comune perché totalmente messi ai margini o meglio nel dimenticatoio chiederemo un Refendum per staccarci dal Comune di RC.

Per cui comunichiamo che:

  • lunedì 25 settembre alle ore 10.00 saremo in Piazza Italia per la raccolta firme per chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale;
  • cominceremo, altresì, nella stessa data a raccogliere le firme per la richiesta di un Referendum per il distacco dal Comune di RC a testimonianza che non ci sentiamo più considerati parte di questo Comune.