Reggio spaccata, è (ancora) Peppe VS Giuseppe: l’eterno duello di una città in balìa del passato
Una contesa lunga 20 anni, dovrà inevitabilmente arrendersi al tempo. Verso il futuro: le prossime comunali a Reggio e la ricerca (per il csx) di nuovi leader...
27 Novembre 2024 - 20:00 | di Pasquale Romano
Da Piazza Duomo a Porto Bolaro (traffico permettendo) in macchina è questione di una manciata di minuti. Sono trascorsi invece 13 mesi dall’affollato evento nella piazza più iconica e politicamente pesante della città, alla partecipazione presentazione tenutasi nel centro commerciale la scorsa settimana, che ha visto il sindaco di Taormina Cateno De Luca affiancare Giuseppe Scopelliti.
In entrambe le circostanze, inutile negare che l’attesa della città e degli addetti ai lavori era per il possibile annuncio da parte dell’ex Sindaco e Governatore, rispetto alla volontà di tornare nuovamente nell’agone politico. In entrambe le circostanza, l’attesa è stata delusa.
Scopelliti infatti si è soffermato sulle proprie vicende (anche quelle non contenute nel libro ‘Io sono libero’) e non ha risparmiato critiche all’amministrazione Falcomatà, punzecchiando da Porto Bolaro anche il centrodestra reggino per una sorta di presunta ‘connivenza’ nel voler tenere in piedi Palazzo San Giorgio.
Se l’appello ad una pacificazione attraverso la verità era stato uno dei messaggi più incisivi e se vogliamo inattesi da Piazza Duomo, Scopelliti da Porto Bolaro ha accusato Falcomatà (definito ‘sindaco metropolitano’ senza essere citato in modo esplicito), relativamente allo stop della procedura che riguardava la sua richiesta dell’istituto di “lavoro esterno” previsto dall’ordinamento penitenziario durante il periodo della sua detenzione. Ne è seguito un botta e risposta tra le parti, che prevedibilmente non è da considerarsi concluso.
E’ l’ennesimo round di una sfida che non vuole saperne di conoscere l’epilogo. Sul tappeto, le pagine migliori e quelle più brutte che la città e tutti i reggini hanno sfogliato in questi 20 anni.
Il duello rappresenta uno dei codici narrativi per definizione. Che si tratti di un film, di letteratura, di poesie o canzoni, la singolar tenzone storicamente appassiona come poco altro e divide in fazioni contrapposte.
La disputa in questo caso va ben oltre la semplice contrapposizione tra i due diretti protagonisti, i quali hanno dominato la scena politica negli ultimi 20 anni in riva allo Stretto. Si tratta di due mondi opposti e contrari che si scontrano, filosofie agli antipodi, “diversità genetiche” come definite da Falcomatà e che entrambi rivendicano orgogliosamente.
A Reggio Calabria, c’è anche la matematica a sezionare in due parti distinti e separate il decennio (poi interrotto) di gestione Scopelliti rispetto ai 10 anni ancora in corso di amministrazione Falcomatà. In mezzo, l’inferno incandescente e non del tutto chiaro relativo allo scioglimento del Comune che ha portato all’incubo del commissariamento.
Dal ‘Modello Reggio‘ alla Svolta assicurata da Falcomatà, rimasta in gran parte teorica, sino ad arrivare al dinamismo ardimentoso dell’amministrazione nell’ultimo periodo, con il sindaco evidentemente deciso a chiudere con lo sprint il suo secondo mandato.
Curiosamente (o forse no), anche tante scelte della gestione Scopelliti e criticate in modo feroce a lungo dall’attuale amministrazione, sono state ripescate dal cassetto. Come non pensare ad esempio al Museo del Mare di Zaha Hadid, in passato considerato ‘non una priorità’ dal sindaco Falcomatà, ma anche alla volontà di organizzare Estate Reggina, festività mariane e natalizie in grande stile e con importanti risorse economiche.
Ma se “solo gli stupidi non cambiano idea”, un’amministrazione comunale va valutata unicamente per quello che realizza per lo sviluppo della città. E le scelte dell’amministrazione Falcomatà che in qualche modo ricordano la gestione Scopelliti, vanno ugualmente plaudite perchè utili ad incentivare ed avvicinare la tanto inseguita vocazione di Reggio città turistica.
Come in un beffardo gioco del destino, c’è anche la strada Gallico-Gambarie ad unire virtualmente quello che la politica e una spietata controversia divide da 20 anni. Domenica 1 dicembre, a tagliare il nastro dell’infrastruttura più importante e attesa a queste latitudini ci sarà Giuseppe Falcomatà e non Peppe Scopelliti, in passato tra i principali fautori del progetto.
Impossibile non pensare nei prossimi giorni ad una smorfia d’amarezza da parte dell’ex sindaco, che come ha già dichiarato non sarà presente all’evento di inaugurazione.
Così come esiste, innegabilmente, un prima e un dopo Scopelliti a Reggio Calabria, considerando il drammatico stop a quel modello amministrativo, probabilmente esisterà anche un’eredità Falcomatà che il successore dovrà raccogliere, costruendosi un percorso più lineare e meno difficoltoso rispetto a chi lo ha preceduto.
In una città che fa maledettamente fatica a proiettarsi sul futuro, e si azzuffa su chi ha governato in riva allo Stretto negli ultimi 20 anni, sta per piombare l’inesorabile ghigliottina del tempo.
Nel 2025 o nel 2026 si tornerà al voto a Reggio Calabria (la decisione come noto spetta al Governo) e per motivi diversi, non prenderanno parte alla contesa elettorale, quantomeno in prima persona, ne Peppe ne Giuseppe.
A quel punto ci sarà l’obbligo, per tutti, di guardare al futuro superando una volta per tutte il passato. L’obbligo vale anche per le due coalizioni, chiamate ad indicare i rispettivi candidati sindaco ma soprattutto ad individuare i due esponenti che dovranno traghettare Reggio fuori dalle sabbie mobili del passato, trasportandola nel futuro.
Se nel centrodestra il profilo di riferimento è già stato individuato da tempo nella persona dell’On. Francesco Cannizzaro, con Forza Italia pronto a mettere timbro e forza sul candidato sindaco di centrodestra, il centrosinistra è ancora in alto mare.
Falcomatà, nel bene e nel male, in questo decennio ha fatto il vuoto attorno a sè, con diversi (ex) fedelissimi allontanatisi e i rapporti con il Pd sempre più tiepidi. Anche in questo caso, il futuro non aspetta: è il momento di guardare avanti…