Reggio, le nomine di Versace sorprendono il Pd...ma non Falcomatà

Otto le figure individuate, il Pd sembra sbuffare. E si avvicina il bivio della sentenza d'appello del Miramare...

Raffica di nomine alla Città Metropolitana di Reggio Calabria da parte del sindaco f.f. Carmelo Versace. Con Decreto n. 53 del 28 ottobre 2022, viene ufficializzata la nomina “dei componenti degli uffici previsti dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi che coadiuveranno sotto la diretta responsabilità e coordinamento del capo di Gabinetto, il sindaco metropolitano nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo attribuite dalla legge”.

Otto le figure individuate, quali soggetti di assoluta fiducia ed in possesso dei requisiti necessari. Armando Salvatore Gatto, Francesco Martino, Monica Pellicanò, Maria Rombo, Martina Tripodo, Naomi Romeo e Domenico Iaria sono le 7 risorse di categorie C assunte con contratto di lavoro subordinato, a tempo parziale (50%) e determinato, Emilio Minniti invece è l’ottavo profilo, l’unico assunto a tempo pieno.

In (almeno) un paio di casi, non si tratta di profili del tutto nuovi alla politica. Martina Tripodo ad esempio, faceva parte dei candidati della lista civica S’Intesi alle comunali reggine del 2020, 246 le preferenze ottenute. Naomi Romeo invece è un ‘enfant prodige’ della pubblica amministrazione: a soli 19 anni infatti era assessore al comune di Bianco. Nel caso di Emilio Minniti, dopo esperienze universitarie a Messina ha già fatto parte del mondo della politica, quale collaboratore di alcuni parlamentari siciliani del Pd.

Delle nomine effettuate dal sindaco f.f. Versace, oltre all’ovvio gradimento del diretto interessato nell’individuare figure di fiducia da inserire nello staff, sembra emergere anche quello di Giuseppe Falcomatà. Il sindaco sospeso è atteso tra pochi giorni dalla fondamentale sentenza d’appello del Processo Miramare, che ne disegnerà inevitabilmente nuove traiettorie politiche, positive o insidiose a seconda di quale che sarà l’esito del verdetto.

Secondo alcuni rumors però, il Pd sarebbe rimasto fuori da questo tipo di interlocuzione, fattore che è la prassi tra forze politiche di maggioranza quando si tratta di effettuare alcune nomine. Anche se si tratta di incarichi fiduciari.

Fonti interne ai dem assicurano che è soltanto leggendo l’albo che si è appreso delle nomine di Versace, con la mossa del sindaco metropolitano f.f. che avrebbe irritato diversi esponenti del Pd locale, oltre ad un paio di consiglieri metropolitani. Da capire se l’interlocuzione c’è stata almeno con il gruppo Democratici e Progressisti capitanato dal leader nell’ombra Nino De Gaetano, negli ultimi mesi tornato in ottimi rapporti con Falcomatà, anche se più di uno all’interno di Palazzo Alvaro assicura che anche in questo caso è mancato il confronto.

Scaramucce e frizioni all’interno della maggioranza comunale e metropolitana che, con alti e bassi, vanno avanti sin dalla prima sentenza del Processo Miramare, arrivata oramai 12 mesi fa. Mancano invece una decina di giorni alla sentenza d’appello, che potrebbe riportare immediatamente Falcomatà sul ‘Trono di spade’, a riequilibrare rapporti e affrontare le correnti contrarie. Una nuova condanna nei confronti del sindaco oggi sospeso invece aumenterebbe e non di poco la quantità di nubi particolarmente minacciose sopra Palazzo San Giorgio.