Regionali, il centrodestra unito spazza gli avversari. A Reggio “comanda” Fratelli d’Italia

Il partito della Meloni primeggia nella coalizione con il 14,6% in città. Si aprono nuovi scenari per le prossime comunali…

Oggi è già futuro. Anzi, già ieri notte, la politica ha cominciato a pensare alle comunali di Reggio Calabria. Il secondo più importante appuntamento elettorale del 2020. L’orizzonte è quello della prossima primavera, e come previsto i risultati delle regionali aprono nuovi scenari. D’altra parte, è un fatto che il voto di domenica abbia rappresentato un banco di prova non solo per le coalizioni che sostenevano il proprio candidato, ma anche tra i partiti della stessa coalizione.

Per quanto scontata, l’affermazione del centrodestra, ha assunto delle proporzioni enormi. Venticinque punti percentuali – Santelli al 55,9% e Callipo al 30,14 – la dicono tutta sulla compattezza di un centrodestra che ha visto uno scarto minimo tra i voti di lista (57.13%) e quelli della candidata presidente. E anche nei rapporti di forza, c’è da registrare la sostanziale tenuta di Forza Italia che nel 2014 si era attestata al 12,28% e oggi arriva al 12,34. Un gradino più giù si è piazzata le Lega con il 12,25% e 4 consiglieri, uno in meno di Forza Italia, ma gli stessi di Fratelli d’Italia che ha raccolto il 10,85%. Risultato straordinario per il partito di Giorgia Meloni che alle regionali del 2014 poteva contare su un misero 2,47%.

Per quanto riguarda la Lega, il dato si presta a due considerazioni. Da una parte c’è l’affermazione del carroccio che per la prima volta partecipa alle regionali e porta a Palazzo Campanella 4 consiglieri. Dall’altro si registra una certa delusione rispetto al dato numerico e alle premesse salviniane. Ancora fino a ieri gli esponenti della Lega erano certi di arrivare almeno al 20%, ma devono accontentarsi di un ridimensionamento piuttosto corposo, se si pensa che alle europee “dell’altro ieri” risultarono il secondo partito con oltre il 22% dei consensi. E tuttavia, le liste sapientemente messe insieme dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, arrivano (con Santelli presidente e Cdl) al 27,5%. Affermazione importante anche per l’Udc che col 6,39% porta due consiglieri in Regione. Un risultato insperato per alcuni, ma non per Gigi Fedele che aveva predetto un exploit dello scudocrociato che alle precedenti consultazioni regionali, raccolse il 2,69%.

A Reggio chi comanda?

Il dato che si rileva a Reggio città, scombina i numeri su base regionale. Basti pensare all’affermazione di Fratelli d’Italia che all’interno del centrodestra si attesta al 14,60% risultando il primo partito. Per trovare la Lega, restando in ambito sovranista, bisogna scendere al quinto posto, dopo Forza Italia (13,51) Udc (12,34) e Santelli presidente (9,38) sempre espressione di FI. Con l’8,19% il carroccio si lecca le ferite se si pensa al 22,41% raccolto alle Europee. Colpa di una lista poco competitiva o di un affievolimento dell’appeal di Salvini, è tutto da scoprire nelle prossime settimane. Fatto sta che Fratelli d’Italia può fare la voce grossa in proiezione comunali. Una legittimazione numerica che dà forza all’idea che spetti al partito della Meloni la scelta del candidato sindaco.

Massimo Ripepi parte in pole position in questo senso. Lui per ora non si sbilancia e anche ai microfoni di CityNow, nel corso della diretta messa in piedi per seguire l’evoluzione del voto regionale, pur ridendo sotto i baffi prova a non bruciare le tappe. Tuttavia all’interno del centrodestra, con la rediviva Forza Italia, non è un mistero che ci siano delle resistenze sul nome del coordinatore metropolitano di FdI, mentre potrebbe farsi strada un’idea di una proposta rosa per Palazzo San Giorgio, dopo il successo della Santelli.

Le settimane che seguiranno serviranno quindi a limare gli spigoli dall’una e dall’altra parte. Certo è che il centrodestra, unito, non si farà sfuggire l’opportunità di tornare a riprendersi Palazzo di città, dopo gli anni bui del commissariamento e del governo della città nelle mani del Pd.