Ritorno dei Municipi a Reggio, 5 'mini sindaci' per gestire meglio la città

Si avvicina il ritorno dei Municipi, novità importante in riva allo Stretto. Come funzionerà il nuovo sistema e come si voterà

Passi avanti per il ritorno dei Municipi a Reggio Calabria. Nei mesi scorsi è iniziato all’interno della Commissione Affari Istituzionali il percorso che dovrà regolare e concretizzare la definitiva approvazione dei municipi, che con ogni probabilità saranno 5 invece delle vecchie 15 circoscrizioni abolite oramai un decennio fa.

L’iter, avviato dall’ex consigliere comunale Gianluca Califano, è stato ripreso dal suo successore alla guida della Seconda Commissione, ovvero il consigliere comunale e metropolitano Giuseppe Marino.

L’emendamento a firma del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro destina al suo interno (tra gli altri interventi) anche 700 mila euro dedicati proprio al ripristino dei municipi a Reggio Calabria, risorse che oggi invece sono 600 mila euro per la rabbia degli esponenti azzurri.

I numeri dei Municipi a Reggio

Tre numeri per caratterizzare il percorso di ricostituzione dei municipi a Reggio Calabria: cinque, 30mila, 2 milioni.

Cinque: è l’obiettivo massimo di circoscrizioni che si possono istituire e che dovranno coprire l’intero territorio comunale.

Trentamila: la popolazione media delle circoscrizioni non può essere inferiore a tale limite minimo di abitanti.

Due milioni: il fabbisogno economico-finanziario stimato per il funzionamento delle realtà decentrate per l’organizzazione amministrativa e politica.

 

Sono tre gli argomenti su cui la Commissione ha avviato un confronto che proseguirà nelle prossime sedute previste, a partire da quella in programma per domani, mercoledi 10 aprile: le funzioni che s’intende assegnare alle nuove circoscrizioni; l’organizzazione burocratico-amministrativa, istituzionale e politica; i nuovi confini territoriali che dovranno essere necessariamente diversi da quelli delle ex 15 circoscrizioni.

“Il ritorno ai Municipi non deve risolversi in un puro decentramento amministrativo, ma prevedere spazi e luoghi che siano di partecipazione democratica alla vita della comunità cittadina. Luoghi in cui si possano esprimere idee e contributi alla crescita del tessuto sociale.

Occorre superare l’idea del passato in quanto la Città può sostenere un numero più basso al fine di poter attuare un decentramento amministrativo e politico-istituzionale efficace, sfruttando al massimo la disponibilità offerta dal legislatore”, le parole di Giuseppe Marino, presidente della Seconda Commissione, nelle scorse settimane.

Ritorno Municipi: quando (e come) si voterà

Quando si voterà per l’istituzione dei 5 Municipi a Reggio Calabria? Sarà uno dei diversi temi da sciogliere all’interno della Commissione presieduta da Giuseppe Marino, ma tutto porta a pensare che si voterà in contemporanea con le prossime elezioni comunali reggine, quindi ottobre 2025 o primavera 2026  a seconda di quelle che saranno le decisioni del Governo nazionale.

All’interno della cabina elettorale, gli elettori troveranno una scheda simile a quelle utilizzare per scegliere il candidato sindaco e al consiglio comunale. Si dovrà votare per il presidente dei 5 Municipi e per i consiglieri municipali.

Non è ancora stata presa una decisione relativa al numero dei consiglieri che saranno presenti all’interno di ogni Municipio, secondo quanto raccolto l’intesa potrebbe arrivare sul numero di 16 consiglieri per ogni Municipio, per un totale di 80 consiglieri e 5 presidenti di Municipio.

I mini sindaci e la possibile rivoluzione

Si tratta di una novità fondamentale che inciderà in modo importante nell’attività amministrativa e politica di Reggio Calabria. Presiedere un Municipio di 30 mila abitanti, avendo funzioni su alcune tematiche di rilievo, farà somigliare la figura del Presidente di Municipio a quella di un sindaco di un piccolo comune.

Assieme al ritorno dei Municipi, che è già una certezza per Reggio Calabria, c’è da capire cosa succederà invece con il possibile ritorno delle Province. Come già riportato su queste pagine, il disegno di legge delega per tornare all’elezione diretta, firmato dalla sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro (Fratelli d’Italia), è quasi pronto ma sarà parcheggiato probabilmente sino a fine estate per una questione di equilibri interni alla coalizione di centrodestra.

Se la riforma dovesse effettivamente andare in porto ed essere realtà prima delle elezioni in riva allo Stretto, le poltrone da sindaco si sdoppierebbero: al sindaco del Comune di Reggio Calabria si aggiungerebbe il Presidente della provincia. Si avrebbe quindi un quadro completamente rivoluzionato rispetto alle ultime elezioni reggine, con la gestione politico-amministrativa del Comune di Reggio Calabria e del territorio metropolitano del tutto nuovo.