Sentenza Miramare, Davi: 'Reggio Calabria torni a votare'

La nota del massmediologo sulla sentenza Miramare: "Non si consegni la città a Cannizzaro e congiunti"

“Non intendo assolutamente commentare la condanna di un anno e quattro mesi al sindaco di Reggio Calabria Falcomatà e agli altri consiglieri comunali, anche perché trattasi di sentenza di primo grado. Invece, sul piano politico, vista la probabile sospensione del sindaco in carica l’unica cosa che si deve fare è tornare a votare, perché questa è una fase in cui Reggio Calabria deve avere un primo cittadino con pieni poteri che possa difendere la città e garantire che a essa vengano destinati i giusti investimenti ricavati dal PNRR”.

Lo ha dichiarato in una nota Klaus Davi, poco dopo la sentenza del processo Miramare.

Non è un momento storico in cui si possono aspettare soluzioni di comodo o posticce, per cui l’unica cosa auspicabile è che si torni a votare. A torto, Reggio Calabria è diventata nell’immaginario collettivo la città dell’immondizia e dell’incuria; deve tornare ad essere la capitale del Mediterraneo. Questo però non vuol dire assolutamente consegnare la città a Francesco Cannizzaro o ai suoi innumerevoli congiunti/e , ancor meno a estremisti di varia natura e indole.

Questa è una città con una tradizione millenaria, la città di Aschenez, dove per secoli è maturata la civiltà dell’accoglienza e del dialogo. La città in cui la dottrina sociale della Chiesa la tocchi con mano nelle zone in cui abitano i più svantaggiati, come ho potuto verificare nel mio quartiere, Archi Cep. Ognuno deve fare la propria parte. Si è perso già troppo tempo”.

Il massmediologo domani sarà a Monasterace per l’inaugurazione dell’Auditorium intitolato al magistrato Rocco Lombardo, scomparso nel 2003.