L’ex presidente della Reggina Lillo Foti sul calcio di oggi, Calciopoli e l’amicizia con Inzaghi
Il ruolo importante di Nakamura e gli amaranto bacino anche per la Nazionale. "Oggi i rapporti vengono consegnati allo schermo di un computer"
24 Ottobre 2025 - 09:59 | Redazione

Interpellato per dire la sua sulla prossima sfida tra il Catanzaro e il Palermo, l’ex presidente della Reggina Lillo Foti ha parlato anche di Reggina, Calciopoli e l’amicizia con Pippo Inzaghi. Le dichiarazioni ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com: “Devo dire che sono diversi i ricordi che mi legano all’attuale allenatore del Palermo Inzaghi. Penso, ad esempio, al gol che realizzò con la maglia della Juventus alla mia Reggina, in occasione del nostro esordio in Serie A nel 1999. Abbiamo avuto modo di vederci negli anni successivi a Milano, quando giocava nel Milan, e si è instaurato un rapporto di affetto nei suoi confronti e della sua famiglia. Guardo con molto distacco il calcio di oggi. Alla guida dei club non ci sono più i grandi personaggi di una volta, ma i fondi ormai la fanno da padrone. È un calcio asettico e privo di passione“.
Il passaggio su Nakamura
“Nakamura ha avuto un ruolo importante perché ha permesso alla Reggina di uscire dal suo perimetro, confrontandosi con realtà a livello internazionale. Ricordo l’amichevole con il Real Madrid ma anche la possibilità di poter contare su sponsor prestigiosi, tutti effetti dell’arrivo di Nakamura in Calabria. Non dobbiamo però dimenticare altri giocatori come Perrotta, Acerbi e tanti altri italiani che hanno dato il loro contributo alla Reggina. Quello era un periodo nel quale spesso le cosiddette provinciali rappresentavano un bacino per la Nazionale italiana.
Ricordo con affetto il primo approccio con lui. Andai a Yokohama, a casa sua, per incontrarlo e provare a sbloccare una trattativa che in quel momento era in fase di stallo. Io parlavo in italiano e lui solo in giapponese, ma ciò che riuscii a trasmettergli guardandolo negli occhi fece la differenza. Un’espressione di un qualcosa che manca al calcio di oggi, dove certi rapporti vengono consegnati allo schermo di un computer”.
La vicenda Calciopoli
“Ognuno ha la sua idea su questa vicenda. Mi sento di dire che c’è stato un eccesso di superficialità e leggerezza da parte dei soggetti coinvolti. C’erano situazioni certamente meritevoli di penalizzazioni, ma è stata, a mio avviso, una vicenda che si è voluta esaltare, facendo alla fine di tutta l’erba un fascio. Rispetto quelle che sono state le decisioni, ma avendo vissuto quel periodo penso che nessuno possa nascondersi dicendo che non sapeva o che non c’era”.
