Centri vaccini, Micari su Scilla: 'È strategico. Smantellandolo finiremo strangolati'

Da 143 dovrebbero passare a 26, di cui solo 6 in provincia di Reggio Calabria. La preoccupazione del sindaco di San Roberto

«Apprendiamo dalla stampa del piano del commissario Guido Longo e del dirigente della Protezione Civile di decimare i centri vaccinale calabresi, i quali da 143 dovrebbero passare a 26, di cui solo sei in provincia di Reggio Calabria, ossia Melito, Siderno, Taurianova, Gioia Tauro, Bianco ed il reggino Polo Sud. Neanche è passata la pandemia che già è gabbato il malato? Pare di sì, dopo il covid, a riflettori spenti, torneremo nel buio dell’atavica emergenza quotidiana da cui siamo afflitti».

Così in una nota il sindaco Antonino Micari del Comune di San Roberto, in reazione alle anticipazioni mediatiche sulla razionalizzazione programmata dai vertici della commissariata sanità regionale.

«L’ancora incompiuta transizione da ex ospedale di Scilla a casa della salute è una questione che interessa a tutto il versante aspromontano dello Stretto. Questo presidio è un punto di riferimento per intere comunità altrimenti in abbandono – spiega il sindaco Micari – Questo è solo l’ennesimo depotenziamento della Casa della Salute di Scilla, poiché già si paventa la riduzione da ventiquattro a dodici ore il turno di operatività del punto di primo intervento, chiamando in causa presunte carenze di personale.

La soppressione del centro vaccinale si rileva quindi solo l’anticamera di un nuovo regresso se non addirittura di una chiusura. La mossa vincente per garantire una sanità efficiente in un territorio complesso come il nostro sono le cure di prossimità. Non lo ha forse già dimostrato San Roberto? Grazie alle sinergie locali ed al supporto medico dell’Esercito, al nostro Poliambulatorio Civico si è riusciti ad attuare il piano vaccinale del Comune e dei Comuni limitrofi in tempi record. In due giorni si sono completate le prime dosi, in altri due le seconde, il tutto senza sballottare i nostri concittadini in giro per tutta la Città Metropolitana, se non quando persino fuori provincia nel vibonese, come forse qualcuno ricorderà. L’ospedale di Scilla è strategico, smantellandolo finiremo strangolati. Quali garanzie ed alternative offre questa Sanità alla Calabria? La risposta a questa domanda deve pretenderla l’associazione dei sindaci, in un incontro che sono intenzionato a fare convocare innanzi al Presidente della Regione».