Comunali a Reggio Calabria. In attesa dei nomi, il centrodestra rispolvera due progetti

Grande curiosità per capire chi sarà il candidato sindaco del centro destra a Reggio Calabria. Intanto però (ri)spuntano le prime idee...

Iniziata la grande corsa alle comunali della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Nel 2020 (probabilmente a maggio) si voterà per decidere il sindaco: il centrosinistra salvo clamorose sorprese (o terremoti derivanti dal caso Miramare) riproporrà la candidatura dell’attuale primo cittadino Giuseppe Falcomatà.

E il centrodestra? Il rebus è intricato. Diversi i nomi usciti negli ultimi mesi (tra questi SandroNicolò, Giovanni Santoro e Giuseppe Bombino), tra smentite e rumors mai confermati. La sensazione è che non ci sia convergenza tra le forze politiche della coalizione, anche perchè prima delle comunali si voterà per la regione, con il puzzle che quindi manca ancora di diversi tasselli.

Decisamente più decifrabili invece i pilastri che saranno alla base della campagna elettorale del centrodestra, a prescindere da chi verrà scelto come candidato a sindaco.

Dalle dichiarazioni di diversi esponenti del centrodestra, sia in ambito locale che nazionale, si può facilmente evincere come ci sia la volontà di rispolverare due vecchie idee, progetti certamente interessanti e affascinanti ma non semplici da realizzare: il Ponte sullo Stretto e il Waterfront.

L’ultima conferma in ordine temporale arriva dalle parole del senatore Marco Siclari, esponente di Forza Italia, ai microfoni di CityNow.

“Candidato a sindaco? Ancora non c’è un identikit. Prima di parlare dei nomi mi piace parlare di contenuti per Reggio Calabria. Non è il nome che fa vincere ma il progetto, che deve essere il migliore possibile. Basta fare annunci e non riuscire a realizzare, serve un programma scientificamente realizzabile.

Waterfront e Ponte sullo Stretto? Saranno due temi centrali. Lo stesso discorso vale anche per il Ponte sullo Stretto -sottolinea Siclari- ci sto lavorando in maniera silenziosa. Come altri riescono ad ottenere grandi opere anche noi possiamo ottenerle”.