Castorina-Pd, la spaccatura è ufficiale: 'Io sono diverso da voi'

L'ex capogruppo dei dem da tempo è oramai in rotta di collisione con il partito e con la linea Schlein. Quale il suo futuro ?

La sorpresa è solo tra coloro che hanno seguito in maniera distratta le dinamiche politiche interne al Pd reggino negli ultimi 12 mesi. Nino Castorina, dal suo doppio ritorno a Palazzo San Giorgio (post prima e seconda sospensione), ha progressivamente preso le distanze dai dem, partito che lo aveva visto vestire i panni di capogruppo in passato.

Diversi i motivi che hanno creato una spaccatura tra le parti. In primis, Castorina non ha visto dal partito quello che riteneva il dovuto sostegno e supporto, politico ed umano, rispetto alla vicenda dei brogli elettorali.

Successivamente, l’ex capogruppo in diverse circostanze ha fatto paradossalmente le veci del consigliere di opposizione, stimolando la maggioranza su numerose questioni nel corso degli ultimi mesi. L’elezione e linea politica indicata dalla nuova segretaria dem Elly Schlein un’altra delle ragioni che hanno portato Castorina sempre più ai margini rispetto al Pd.

Il rapporto di stima e vicinanza con il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà una delle ragioni che ancora spingono Castorina a rimanere all’interno del Pd, non si sa sino a quando.

Nel corso dell’odierno consiglio comunale, per la prima volta in modo ufficiale Castorina ha preso le distanze dal Pd. In chiusura di intervento, ricordando l’ultima operazione della magistratura che ha visto finire tra gli indagati alcuni esponenti dem (l’ex governatore Mario Oliverio e Sebi Romeo) Castorina ci ha tenuto ad evidenziare la diversità rispetto ad alcuni esponenti locali del Pd.

“Un plauso alla magistratura per l’ultima operazione, ma l’auspicio è che gli indagati possano dimostrare loro innocenza, sapendo che alcuni soggetti sono stati sponsorizzati da voi. Io sono differente da alcuni di voi, sono garantista sempre e comunque, perchè l’indagato non è condannato”, la stoccata di Castorina.

Una presa di posizione chiara, da capire se ci saranno ripercussioni interne al Pd e se le parole dell’ex capogruppo troveranno la risposta di chi oggi occupa la stessa posizione, Giuseppe Sera, o di uno dei coordinatori dem Valeria Bonforte e Antonio Morabito. Di sicuro, gli attriti tra il Pd e Castorina (non a caso lo scorso 25 maggio parlavamo di mal di pancia ed equilibri fragili…) non possono che creare imbarazzo, accentuato dagli applausi del centrodestra in aula al termine dell’intervento dell’ex capogruppo.

Tutto da decifrare il futuro politico di Castorina, di sicuro vicino a Matteo Renzi, possibile un suo approdo ad Italia Viva anche se rimangono da risolvere le possibili evoluzioni legate ai brogli elettorali.

L’ex capogruppo ha affrontato anche il tema aeroporto dello Stretto e ricordato la scomparsa di Silvio Berlusconi, intervento che a tratti è sembrato più da esponente di centrodestra.

“Il leader di Forza Italia ha avuto un ruolo importante in diversi settori: politica, sport, comunicazione e imprenditoria, anche se non l’ho mai votato auspico che venga ricordato anche dalla città più grande della Calabria.

Auguri a Roberto Occhiuto per il nuovo ruolo di presidente delle regioni del Mediterraneo. E’ una notizia molto importante, la Calabria è centrale nel Mediterraneo e può rilanciarsi in termini di turismo, occupazione ed economia.

Riguardo l’aeroporto Tito Minniti -le parole di Castorina- questa maggioranza assieme alla minoranza credo possa produrre un tavolo e un consiglio comunale aperto con tutti gli attori politici.

L’emendamento Cannizzaro porta risorse per lo scalo reggino? Ben venga, lo accogliamo volentieri ma il dibattito non deve essere talk show. Perchè non ragionare -la proposta del consigliere dem- con i nostri parlamentari rispetto alla possibilità di usare fondi Pnrr sul nostro scalo? Dobbiamo fare una battaglia importante, bene ha fatto il consigliere Massimo Ripepi ad andare a Lamezia per manifestare in difesa del Tito Minniti”.