Arena in piazza con i cittadini: 'La comunità reggina può tutto. Cambiamo le cose con il senso civico'

A piazza Italia, fra i cittadini, scesi in strada per manifestare il loro dissenso alla classe dirigente, c'era anche l'ex sindaco. La ricetta? "L'unità ed il senso civico"

È un intervento improvvisato quello di Demetrio Arena, presente questa mattina a piazza Italia, come cittadino di Reggio Calabria, come tanti altri in cerca di risposte e di mosse concrete da parte della classe dirigente locale.

Non aveva intenzione di prendere la parola l’ex Sindaco facente funzioni che ha preso il posto di Giuseppe Scopelliti alla guida del Comune dal 2011 al 2012. Le persone presenti, però, lo hanno indotto, con il loro affetto, ad esprimere una riflessione personale su quanto sta accedendo in queste settimane in città.

Demetrio Arena sulla crisi reggina

“Sono venuto qui, insieme a voi, per amore della città. E sono fermamente convinto che in questa occasione non sia necessario esaminare l’aspetto politico. Credo, invece, che ognuno di noi debba sentirsi co-responsabile della situazione della città.

Ciò che oggi si trova di fronte ai nostri occhi non è il frutto unicamente dell’inettitudine di alcuni, non è solo un problema legato alla criminalità organizzata o ai rapporti tra istituzioni, o di ha distrutto illustri cittadini, o di chi, ancora, ha abbattuto il progetto di sviluppo. Tutte queste dinamiche hanno inciso, ma credo anche che la società civile sia stata per troppo tempo ferma a guardare questo spettacolo da pubblico, come in una rappresentazione teatrale di infima qualità”.

Pur celando una sofferenza latente, l’ex primo cittadino è calmo e pacato mentre parla alle persone intervenute alla manifestazione apartitica che, questa mattina, ha visto scendere in piazza alcuni cittadini. Una piazza Italia non troppo gremita che, pero, al tempo stesso, simboleggia che qualcosa è cambiato, non ci si lamenta più solo dietro un telefono o un computer, si ha il coraggio di scendere in strada per dire “basta”.

“È venuta a mancare la dignità umana”

“Le condizioni di vita della città sono scese al di sotto del vivere civile e della dignità umana. Viviamo in mezzo alla spazzatura e senz’acqua, ma facendoci trascinare dalla rabbia, rischiamo di buttare in aria anche i validi motivi che ci hanno portato qui stamattina.

Non bisogna farsi prendere dal pessimismo, io credo che questo possa essere un segnale, uno scatto di orgoglio di alcuni cittadini che hanno deciso di essere qui in piazza. Non possiamo semplicemente assistere perché siamo noi a pagarne le conseguenze”.

Arena ha poi aggiunto quello che, secondo lui, è la ricetta giusta per non far scemare questa presa di posizione da parte della città:

“Forza e determinazione serviranno per cercare di venire a capo di una situazione che sinceramente porta, molti di noi, allo sconforto. Quando un popolo perde la speranza, diventa un popolo di rassegnati. Il senso civico ci deve unire e trainare. Siamo una comunità smarrita, allo sbando, ma se ci affideremo ai valori che ci contraddistinguono, la famiglia, l’amore, il legame con la nostra terra, se saremo uniti si troverà la sintesi”.

L’ex sindaco ha poi concluso:

“Non avevo in mente di prendere la parola, ma l’affetto con cui mi avete chiamato mi ha imposto di condividere il mio pensiero. Sto facendo violenza a me stesso a non manifestare la mia rabbia interiore, ma non è con quella che risolveremo nulla. Partiamo da qui, da oggi.

Capisco che per molti questo è l’ennesimo momento di grande dolore. I nostri figli, sempre più spesso, vanno via e quando tornano lo fanno solamente per un bacio, non riescono neanche più a stare una settimana, chi lo farebbe senza poter utilizzare neanche la doccia?

È per questo che dobbiamo creare un percorso condiviso che permetta ai giovani di restare, di ritornare, di vedere che il vivere civile esiste, ancora, anche qui.  Mi complimento con chi ha dato vita a questa iniziativa che spero sia solo la prima scintilla di qualcosa di più grande e che non naufraghi. Noi, la comunità reggina possiamo incidere su tutto”.

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