Un altro duro colpo della Calabria. L’ennesimo rinvio delle elezioni regionali non è affatto andato giù al candidato Presidente Luigi de Magistris che ha puntato il dito contro il facente funzioni richiedendo una decisione repentina sulla prossima data della chiamata alle urne.
Le regionali in Calabria e i continui rinvii
Le elezioni regionali degli ultimi tempi, nell’estremo sud, sembrano proprio esser “maledette“. Basti pensare che le ultime si sono tenute il 26 gennaio 2020 ed hanno visto la vittoria schiacciante di Jole Santelli sui suoi avversari. La prima Presidente donna della storia della Calabria è purtroppo scomparsa prematuramente a causa di una malattia con cui combatteva da anni. Al suo posto è subentrato ben presto il suo vice, assessore alla cultura fortemente voluto dall’esponente di Forza Italia, Nino Spirlì.
Da quell’infausto ottobre, più volte la Calabria ha provato ad andare al voto con scarsissimi risultati. Le elezioni previste, in un primo momento, a gennaio, secondo quanto stabilito dallo Statuto, sono poi slittate a dopo Pasqua ed ora ad un’imprecisata data tra la metà di settembre e ottobre.
L’appello di de Magistris a Spirlì
Il sindaco partenopeo che ha scelto la Calabria come sua prossima destinazione politica non le ha di certo mandate a dire all’attuale presidente:
“Il presidente della Regione che non c’è, Spirlì, non utilizzi questo inaudito spazio di tempo che ci separa dal voto per utilizzare la poltrona che occupa, senza legittimazione popolare, per fare clientele politiche attraverso l’utilizzo della spesa pubblica”.
E sulla nuova data della chiamata alle urne per i calabresi, Luigi de Magistris ha precisato:
“Dal momento che il Governo gli ha affidato di indire le elezioni tra il 15 settembre ed il 15 ottobre dica immediatamente al popolo calabrese che si voterà la prima domenica utile, ossia il 19 settembre. La Calabria non può più aspettare! Non può rimanere in piena pandemia sanitaria, sociale, economica e lavorativa, oltre che in una fase di devastante contagio criminale, senza il presidente democraticamente eletto”.