Gazebo a Reggio, è scontro: 'Serve maggiore comprensione verso i titolari delle attività'

Ripepi parla di una maggioranza 'scoordinata e malata', Versace auspica confronto con le associazioni di categoria. Ma non ci saranno passi indietro...

Gazebo della discordia all’interno di Palazzo San Giorgio. Si è tenuta questa mattina la seduta della VI Commissione, convocata dal presidente Carmelo Versace. C’era curiosità per capire la linea scelta dalla maggioranza sulla vicenda, alla luce della spaccatura evidente creatasi al suo interno.

Attraverso una determina dirigenziale, nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha invitato i titolari della attività commerciali con gazebo sul Corso Garibaldi e le piazze principali della città, a rimuovere le strutture impattanti entro 5 giorni, come da regolamento comunale.

In caso contrario, chi non avrà rimosso i gazebo delle proprie attività si vedrà prima porre i sigilli allo stesso e successivamente disposta la rimozione coatta del gazebo da parte del Comune, ma con spese a proprio carico.

La scelta dell’assessorato alle attività produttive non ha incontrato il favore di Versace ma anche di altri consiglieri di opposizione. Nel corso della seduta odierna, il sindaco f.f. della MetroCity ha ribadito il proprio pensiero, affermando che la VI Commissione non era a conoscenza della determina dirigenziale, e che le stesse associazioni di categoria hanno smentito la posizione dell’amministrazione.

Maggioranza e opposizione d’accordo sul fatto che la delibera del 2017, che regola la gestione del suolo pubblico, sia ormai datata e superata dalla pandemia e dalla guerra che negli ultimi anni hanno stravolto l’economia.

Il consigliere di maggioranza Nino Castorina ha chiesto venga aperto un dialogo tra le parti, il consigliere di opposizione Massimo Ripepi ha attaccato parlando di una maggioranza ‘scoordinata e malata’, che non ha saputo ascoltare le esigenze dei commercianti e che avrebbe dovuto gestire la situazione venendo incontro alle esigenze degli imprenditori.

C’era curiosità per conoscere la posizione dell’assessore Angela Martino, trovatasi in mezzo al fuoco incrociato dell’opposizione e di alcuni consiglieri di maggioranza.

“Il decreto milleproroghe semplifica le azioni amministrative ma non dava proroghe sulle tempistiche legate all’occupazione del suolo pubblico, è fondamentale fare chiarezza. Ho ereditato una situazione pesante, fino a che io sarò assessore non ci sarà mai un alt o un rinvio di queste situazioni. Non avrei potuto ne voluto fare altrimenti, perché secondo me la situazione era esagerata. Non è un lavoro che si fa in un mese e nessuno ha pensato di escludere un confronto”, le parole dell’assessore alle attività produttive.

In chiusura di seduta l’intervento del presidente della VI Commissione, Carmelo Versace.

“Interverremo sul regolamento, provando a capire nel dettaglio la situazione differente tra i diversi morosi, in base ad una mappatura. Parleremo con le associazioni di categoria in commissione e ci sarà confronto con loro, una volta sentite loro la commissione farà alcune proposte.

Quella che mi sembra la sintesi più adatta -ha concluso Versace- è rispetto della legalità sì, ma la politica può intervenire su regolamento ormai vetusto per armonizzare un sistema che non è più quello del 2017. Se l’assessore Martino ritiene di dover fare qualcosa lo può fare, ci mancherebbe”.

Prevista quindi nelle prossime sedute della VI Commissione l’audizione delle associazioni di categoria, ma al momento non sono previsti passi indietro da parte dell’amministrazione. Salvo colpi di scena, si proseguirà con i controlli nei prossimi giorni e la richiesta, con successiva imposizione, della rimozione dei gazebo.