Gazebo, scintille Versace-Ripepi in commissione. 'Dissociati politicamente'

Polemica per il tavolo tecnico convocato da Brunetti in contemporanea e per l'assenza della Soprintendenza nella VI Commissione

Gazebo protagonisti a Palazzo San Giorgio. Questa mattina, in contemporanea, si è tenuto il tavolo tecnico convocato dal sindaco f.f. Paolo Brunetti con la presenza (tra gli altri) della Soprintendenza, con il Capo Area patrimonio architettonico, l’arch. Mariangela Vescio.

Al contempo, sempre sul tema gazebo era prevista la seduta all’interno della Commissione Attività Produttive presieduta dal sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace. Quest’ultimo, convocato anche nel tavolo tecnico, si è dovuto ‘sdoppiare’ tra i due impegni ma ha specificato che lo slittamento della seduta (dalle 9 alle 9.55) era a causa della richiesta del consigliere di opposizione Giuseppe De Biasi.

Nel corso della seduta di commissione, scintille a più riprese tra il consigliere di opposizione Massimo Ripepi e Versace. Accuse di ‘subordinazione’ da Ripepi a Versace, con il consigliere di centrodestra che ha parlato di seduta inutile, complice l’assenza della Soprintendenza.

“Perchè partecipa al tavolo tecnico del sindaco f.f. Brunetti e non qui? Oggi sto vedendo un Versace diverso dal solito, subalterno a Brunetti e non deciso. L’amministrazione è politicamente dissociata, vittima di un corto circuito interno. Si è forse deciso di organizzare seduta di commissione e tavolo tecnico in temporanea per mettere in fuorigioco l’opposizione e la stampa?”, le parole di Ripepi, con Versace che ha risposto duramente alle accuse del collega.

Il presidente della Commissione Attività Produttive ha relazionato sul tema gazebo, evidenziando come l’ormai celeberrima delibera datata 2017 sia un canovaccio abbastanza chiaro.

‘Da quel documento non ci si sposta, la Soprintendenza è stata chiara. Appena mi arriveranno le proposte di tutti i consiglieri presenti in commissione, convocherò l’architetto Vescio. Non abbiamo definito completamente il percorso, l’idea è quella di individuare una struttura meno invasiva possibile. La commissione vuole agevolare le esigenze dei commercianti”, ha spiegato Versace.

Nel corso della seduta, la consigliera di opposizione Angela Marcianò ha auspicato una visione unitaria sull’argomento, con la commissione che potrebbe ‘unirsi’ al tavolo tecnico per avere un quadro più definito e omogeneo della vicenda Gazebo.

Ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche il capogruppo del Pd Giuseppe Sera. ‘Può capitare un equivoco come accaduto oggi. Bisogna intanto leggersi i regolamenti e fare le proprie valutazioni nel merito senza abbandonarsi al facile ostruzionismo’, il pensiero di Sera, con il consigliere di opposizione Demetrio Marino e la prof. Cagliostro che hanno parlato di seduta ‘regolare’ così come la condotta del presidente Versace.

I consiglieri di opposizione Milia e Cardia, che nei giorni scorsi hanno avanzato delle proposte di modifica al regolamento, hanno parlato in sostanza di una ‘giornata persa’ e poco produttiva. La seduta di commissione, conclusasi con le ennesime frizioni tra Versace e Ripepi, in effetti non ha offerto grandi spunti o modificato di una virgola quella che è la situazione attuale.

Di ‘riunione proficua’ invece parlano i protagonisti del tavolo tecnico tenutosi questa mattina, convocato dal sindaco f.f. Brunetti.

‘C’è apertura dell’amministrazione comunale alle esigenze degli operatori economici. Confcommercio in tempi brevi presenterà le proprie proposte dopo aver ascoltato le idee degli associati. I tempi non saranno rapidissimi ma c’è la volontà di trovare un punto comune’, le parole di Lorenzo Labate, presidente di Confcommercio Rc.

C’era curiosità per conoscere il pensiero della Soprintendenza sul tema. Il Capo Area patrimonio architettonico, l’arch. Mariangela Vescio, ha ribadito la visione della Soprintendenza, fatta di arredamenti minimal e soluzioni che abbiano l’impatto meno invasivo possibile. Per il futuro inoltre, è possibile che le stesse soluzioni adottate per il Corso Garibaldi, vengano allargate anche ad altre zone della città, a partire dal Lungomare Falcomatà.

Parola fine per la speranza dei titolari delle attività presenti sul Corso Garibaldi di rivedere i gazebo sul suolo pubblico o le idee attuali dell’amministrazione comunale potranno essere riviste? Una risposta più chiara arriverà nelle prossime settimane, sembra però che un compromesso (tra le vecchie soluzioni e un nuovo concept fatto di strutture più leggere ed uniformi tra loro) si possa trovare, quantomeno per i mesi invernali.