Nuova Giunta, Occhiuto nomina Staine ma è inconferibile. Pronta a dimettersi?

Una norma impedirebbe a chi ha incarichi pubblici di ricoprire la carica di assessore. Staine, indicata da Salvini, entra in Giunta?

Se fosse così sarebbe un bel grattacapo per il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e non solo che solo un giorno fa dichiarava ‘Sto aspettando le indicazioni di Salvini…‘.

Suggerimento che alla fine, da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, seppur con ritardo, è arrivato, indicando il nome di Emma Staine (anticipato su queste pagine il 6 ottobre) quale neo assessore nella Giunta regionale della Calabria.

Emma Staine dimostrerà di essere all’altezza della sfida, insieme ai tanti amministratori e militanti calabresi e ad un gruppo regionale di ottima qualità” dichiarava Salvini.

Secondo quanto raccolto però il suo insediamento (convocata per oggi la riunione di Giunta) sarà con ogni probabilità interrotto sul nascere.

Attorno al suo nuovo ruolo di assessore infatti aleggia l’ombra dell’inconferibilità.

L’ombra dell’incompatibilità sulle nuove nomine della Giunta Occhiuto

Staine, l’avvocato di Cosenza esperta in europrogettazione, è una delle due new entry della Giunta Occhiuto, in seguito al rimpasto resosi necessario per l’elezione alla Camera dei Deputati per Fausto Orsomarso ed al Senato per Tilde Minasi. Insieme a lei, il Governatore ha nominato anche Giovanni Calabrese, esponente di FdI e sindaco di Locri.

Ciò che porterebbe all’incompatibilità dell’avv. Staine sono le disposizioni in materia di incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazione e gli enti privati in controllo pubblico, secondo quanto riportato del D.lgs. n. 39 dell’8 aprile 2013.

A compromettere l’avvio di carriera da assessore per Staine sarebbe l’art. 4 dedicato proprio “all’inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati”. L’articolo in questione recita:

“A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico, non possono essere conferiti:

gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali;

gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale;

gli incarichi dirigenziali esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici che siano relativi allo specifico settore o ufficio dell’amministrazione che esercita i poteri di regolazione e finanziamento”.

L’avv. Staine è stata chiamata infatti nel giugno 2021 (e quindi nei due anni precedenti) dal facente funzioni Spirlì nel Consiglio di amministrazione di Fincalabra, la finanziaria in house della Regione Calabria. Ed è proprio questa ‘chiamata’ che la costringerebbe a fare un passo indietro.

Il mini rimpasto della Giunta non inizia dunque nel migliore dei modi.

Interessanti, qualora ce ne fossero, gli sviluppi in vista di un ulteriore nome da inserire all’interno dell’organo di governo calabrese.

Verrà indicato e suggerito ancora da Matteo Salvini?