La positività, il ricovero ed il rientro a casa: la lotta con il Covid del sindaco di Locri

Giovanni Calabrese torna a casa dopo il ricovero al GOM di Reggio Calabria e racconta la sua esperienza tra le mura del reparto di Malattie Infettive

Non è stato un inizio 2021 semplice per il sindaco di Locri. Negli ultimi giorni del vecchio anno, Giovanni Calabrese ha scoperto di essere positivo al Covid, così come la sua famiglia. Solamente dopo pochi giorni il primo cittadino viene ricoverato al GOM di Reggio Calabria.

La solidarietà dei cittadini per il sindaco di Locri

Ospedale Da Campo Locri Giovanni Calabrese

Una valanga di solidarietà invade la sua pagina Facebook, dimostrazione di affetto da parte della comunità e di persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e che gli augurano di poter tornare presto a casa ed al lavoro.

Nonostante la debilitazione dovuta al virus, il sindaco di Locri non smette di aggiornare i suoi cittadini sulle sue condizioni di salute e compone così una sorta di “diario della malattia“.

Dal tampone positivo al ricovero

“Mi è crollato il mondo addosso. So che mi tocca giocare una difficile partita, la più difficile e importante. Qui (al Grande Ospedale Metropolitano ndr.) sono in ottime mani e mi verrà data la necessaria assistenza sanitaria. Pur in presenza di una polmonite bilaterale la situazione dovrebbe essere sotto controllo. Vi rinnovo l’appello ad essere prudenti, a fare attenzione e rispettare tutte le disposizioni.
Credetemi, ammalarsi di Covid è devastante”.

Il racconto del sindaco della Locride prosegue proprio dall’interno di quelle mura che lo hanno ospitato per lunghi giorni: quelle del reparto di Malattie Infettive.

“L’impatto iniziale è stato traumatico. Giorno e notte con un nodo in gola ad ingoiare lacrimoni. Tanta paura di non farcela. Poi la situazione è migliorata in modo graduale, ora dopo ora, giorno dopo giorno. Avevo una paura assurda del ricovero in ospedale. Ho conosciuto però, dal vivo e sulla mia pelle, una realtà nuova ed eccellente. Oggi sono certo che quel ricovero, voluto con insistenza da tutte le persone che mi vogliono bene, ha rappresentato la mia salvezza. L’eccellente dott. Pino Foti ha messo in piedi una squadra eccezionale e competente. Lo stesso dottore ha un’umanità fuori dal normale. Stessa cosa per tutto tutto il personale.

Dietro quelle fredde e imbarazzanti tute protettive e quegli strani caschi, con i nomi scritti con il pennarello, c’è tanta professionalità e umanità a tutti i livelli. Andrebbero menzionati tutti per l’encomiabile impegno, lo farò certamente nel diario di riflessioni che sto scrivendo su queste strane giornate”.

Il sindaco ha aggiunto:

“Il Covid lo ricorderò certamente tra le esperienze più brutte della mia vita. Solo chi lo vive così in forma acuta può capire il senso di questa triste e pericolosa situazione. È sconvolgente, triste e difficile dal punto di vista psicologico. Gli incubi notturni sono terribili.

Come giustamente consigliato da “qualcuno” tutti noi pazienti Covid avremo bisogno di essere aiutati psicologicamente per poter superare questa brutta esperienza. Facciamo attenzione. Non si deve sottovalutare nulla, serve il massimo impegno ed a volte non basta per evitare di ammalarsi. Vorrei che nessuno dovesse vivere ciò che è capitato a me ed a tanti altri sfortunati. Il pensiero va costantemente a chi purtroppo ci ha rimesso la vita.

Spero di continuare a vedere la mia situazione migliorare e di poter fare ritorno a casa. Spero di riabbracciare presto tutti, i miei familiari, gli amici e tutti i cittadini che mi hanno riversato addosso un affetto grande e strepitoso”.

Il rientro a casa e quel sogno che diventa realtà

Ambulanza

Quella di Giovanni Calabrese, fortunatamente, è una storia a lieto fine:

“Dopo dieci giorni, con un piede fuori dal tunnel, si torna a casa. Il viaggio più bello. Il decimo giorno, quello della inaspettata e bellissima svolta. La terapia ospedaliera ha funzionato e si torna a casa per la giusta convalescenza.

Ciao amici operatori del Gom e del Reparto Malattie Infettive, non dimenticherò quanto avete fatto per me e quello che vi ho visto fare per tutti noi pazienti covid.

Le belle notizie arrivano veramente a sorpresa anche se da ieri vedevo lo sguardo soddisfatto dei sanitari che mi hanno amorevolmente curato. L’efficace terapia d’urto alla quale sono stato sottoposto ha avuto un effetto straordinario. Dopo dieci lunghi, difficili e interminabili giorni mi dimettono e completerò la convalescenza a casa. Vi giuro che non mi sembra vero.

Sono molto provato da questa esperienza, parecchio stanco, ma profondamente felice ed emozionato per aver avuto la fortuna di poter tornare a casa. Avevo temuto che ciò non accadesse. In questo momento una sola parola grazie di cuore. Nei prossimi giorni Vi racconterò il significato e l’importanza di questa non bella e toccante pagina della mia vita”.