Reggina: Gallo e Iiriti, ma quante cose avete fatto in due mesi? L’elenco è lunghissimo

Una mole di lavoro impressionante e tanto altro ancora da fare

Quanto cose sono cambiate da quel 21 dicembre 2018… Tantissime. Quell’annuncio improvviso della vecchia proprietà, scattato poche ore prima del match contro la Vibonese che i calciatori di allora probabilmente non avrebbero giocato, dopo aver proclamato con l’AIC lo stato di agitazione.

Un comunicato di poche righe in cui si ufficializza la cessione del club. A chi? Nel giro di qualche giorno iniziano a venire fuori le prime indiscrezioni, tutte le strade portano alla M&G di Luca Gallo. Si, è proprio lui il nuovo proprietario della Reggina, con un closing fissato per il 10 di gennaio 2019.

Ci siamo soffermati su quanto prodotto dalla nuova proprietà in poco più di due mesi e l’elenco è davvero lungo, tra cose già fatte ufficialmente ed altre che magari non sono a conoscenza di tutti e tante altre ancora che, probabilmente dimentichiamo.

Due dei passaggi fondamentali arrivano addirittura prima della cessione ufficiale, come il pagamento degli stipendi ai calciatori, proprio giorno 21 dicembre con la partenza dei bonifici e l’appianamento della questione riguardante l’avvocato Grassani, con una istanza che avrebbe portato all’udienza di fallimento già fissata per l’11 di gennaio.

Tra le pendenze di rilievo, anche quella con la curatela fallimentare della Reggina Calcio, riguardo il fitto di beni materiali ed immateriali non pagato per una intera stagione, fardello pesantissimo. Risolto. Poi la roboante campagna acquisti, con l’arrivo di tantissimi giocatori di categoria superiore e ambizioni altissime manifestate in occasione della presentazione ufficiale della nuova Reggina e di Luca Gallo.

E poi ancora l’individuazione della nuova sede in Via Osanna, insieme allo store in fase di ultimazione di fronte al Duomo di Reggio Calabria, in piena corso Garibaldi. L’intervento sul manto erboso del Granillo con il totale rifacimento e l’attivazione del cartellone luminoso collocato in curva Nord e da tantissimo tempo inutilizzato, il pullman personalizzato. E la fideiussione? Fatto, anche quello. La presentazione della nuova entro i termini stabiliti dalla Corte d’Appello Federale, ha consentito di evitare un’altra pesante penalizzazione, oltre ad una sanzione di euro 350mila.

Altro? Si molto altro in termini qualitativi. Quello che tutti desideravano. L’acquisizione del marchio Reggina Calcio e la riconsegna della storia a tutti i tifosi amaranto, passaggio tra quelli ritenuti di maggiore importanza anche dal presidente Gallo e dal DG Iiriti. Prima di questo il rientro al centro sportivo S. Agata per le sedute di allenamento della prima squadra, ricordando che fino a quel momento la Reggina si allenava sul sintetico di Gallico.

L’ultimo, in ordine di tempo, la gestione dell’Oreste Granillo. Lunedi 11 marzo sono stati invitati i vertici massimi del Credito Sportivo con in testa il presidente Andrea Abodi. Sopralluoghi presso la storico stadio di viale G. Galilei ed al centro sportivo S. Agata. La Reggina ovviamente parteciperà al bando congiunto, in preparazione tra la curatela fallimentare e la Città Metropolitana per la gestione delle due strutture.

Insieme a tutto questo e per una cifra non di poco conto, effettuati i pagamenti arretrati a tutti i dipendenti della Reggina.

Probabilmente, come detto in apertura, qualcosa la stiamo dimenticando, ma quanto elencato è già abbastanza se si considera che il tutto è stato realizzato in soli due mesi.