Due mesi per comporre la giunta.
Quasi sessanta giorni tra incontri e confronti, accordi saltati e tensioni, giochi a rialzo dei partiti ed interessi personali.
Dal 25 ottobre, data del rientro del sindaco ex sospeso, è successo di tutto e di più a Reggio Calabria, con un Palazzo San Giorgio ed un’aula Battaglia sempre più indifferente alle questioni che davvero interessano i cittadini. Due mesi in cui nessuno ha nominato la parola giunta ma tutti hanno parlato di giunta.
Bocche cucite, zero commenti, mezzi sorrisi imbarazzati, e comunicati col contagocce, hanno fatto da cornice ai primi due mesi del terzo tempo Falcomatà, in realtà non ancora iniziato.
La verità è che si è andato avanti con troppa calma, indolenti e pigri, tra mal di pancia e malumori, sfidando la pazienza dei reggini e di una città, per troppo tempo ‘sospesa’. Reggio, e questo i nostri politici dovrebbero saperlo bene, ha già sofferto abbastanza. Adesso è arrivato il momento di agire. Di prendere una decisione. Di comporre e annunciare la nuova giunta, che come già riportato su queste pagine, sarà caratterizzata da un azzeramento quasi totale dei componenti dell’attuale esecutivo.
Mettere tutti d’accordo e trovare una quadra non era certo un’impresa facile. Ma ora è necessario agire. Per il bene della città.
Di certo in questi due mesi, la politica ha fatto tutto, tranne che una bella figura dimostrando ancora una volta meri e spiccati interessi personali anteposti a quelli pubblici. Quanto successo nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha poi dell’incredibile con i banchi della maggioranza semi vuoti.
La speranza è che adesso, almeno per Natale, si possa fare un ‘dono’ di qualità ai reggini. Secondo quanto raccolto infatti la partita dovrebbe chiudersi nei prossimi giorni. Che sia però una giunta con nomi di spessore, fatta di professionisti e persone che amano la città.
E che sia una giunta unita e autorevole con risorse fresche e competenti in grado di regalare ai reggini un ‘terzo tempo’ vincente.