Reggio, 30 metri di tristezza. Un'altra estate senza Ponte sul Calopinace

Nessuna novità, nessun 'impulso' da parte dell'amministrazione comunale, Il 'duello' con il Ponte sullo Stretto è pronto a partire...

Lo scorso 18 maggio, con un articolo dal titolo “Reggio, il Ponte Calopinace ‘sospeso’ e le promesse infrante di Falcomatà”, riportavamo degli incredibili e inspiegabili ritardi relativi alla costruzione del ponte-passerella, entrato a tutti gli effetti ormai nella leggenda della città.

A due mesi di distanza, la situazione è rimasta identica. Nessuna novità, nessun ‘impulso’ da parte dell’amministrazione comunale, nessuna voglia di dettagliare e rendere edotti i cittadini rispetto allo stato dell’arte.

Uno sconforto che è difficile quantificare, ma è certamente più lungo dei 30 metri di vuoto che si palesano da anni.

Secondo quanto filtrato negli ultimi mesi, ci sarebbero problemi in relazione ad alcuni pagamenti non arrivati e frizioni tra l’amministrazione comunale e la ditta che (in teoria) dovrebbe eseguire i lavori. Queste le uniche informazioni, estorte quasi a fatica, fuoriuscite da Palazzo San Giorgio.

Il sindaco oggi sospeso Giuseppe Falcomatà nel luglio del 2020 affermava sicuro.

“Abbiamo appena consegnato i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Calopinace che dureranno 120 giorni. Il ponte unirà il Lungomare Falcomatà al Parco Lineare Sud e, quindi, congiungerà il centro città con la zona sud e viceversa. Si potrà attraversare a piedi, in bici, in auto, moto ecc…”.

Cronoprogramma quasi pessimistico quello illustrato all’epoca da Falcomatà, considerato che per la realizzazione di una tale ‘opera’ nella stragrande maggioranza dei comuni servirebbe una manciata di giorni, sicuramente non più di poche settimane.

Non soltanto i 120 giorni non sono stati rispettati, ma presto si arriverà clamorosamente a 10 volte tanto rispetto alle previsioni di Falcomatà, ovvero 1200.

“Sul ponte c’è stato un problema di fornitura di materiali, le travi erano state progettate ad una certa distanza, non si trovava più quel tipo di trave, poi c’è stata la guerra e un’incomprensione con la ditta che si occupa dei lavori. Siamo tornati indietro su quest’opera rispetto ai tempi previsti, per questa estate non vedremo il Ponte Calopinace.

Servono infatti circa 45 giorni per la maturazione del cemento e la verifica di stabilità, con i nuovi materiali che ancora non sono stati ordinati dall’amministrazione comunale. ‘Magari per l’inverno riusciremo a inaugurare il Ponte Calopinace’, sospirava Brunetti ai nostri microfoni 12 mesi fa.

Parole che si possono tristemente ripetere, identiche, ad un anno di distanza. La volontà dell’amministrazione comunale sembrerebbe quella di voler inaugurare il Parco Lineare alla fine dell’estate, ma senza il ‘ponte dei sospiri’, per il quale bisognerà ancora attendere.

Come già scritto su queste pagine, l’appuntamento con il Ponte sul Calopinace è rinviato (almeno) al 2024. Anno previsto per la posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto. Il duello tra quale ponte nascerà per primo a quello sarà ufficialmente iniziato…