Spirlì a Rai 1: 'Strada lasci lavorare chi è stato chiamato a risolvere i problemi della Calabria'

Spirlì torna in televisione a parlare di sanità in Calabria. Ecco cosa ha detto di Gino Strada e del Commissariamento che va avanti da 11 anni

Il Presidente facente funzioni della Regione Calabria torna in televisione. Ospite della trasmissione “Oggi è un altro giorno” di Rai 1, Nino Spirlì ha trattato il tema della sanità in Calabria, in particolar modo l’arrivo del nuovo commissario ad acta e dell’intervento di Gino Strada a sostegno della Protezione Civile.

Sanità in Calabria: le dichiarazioni di Spirlì su Gino Strada

Continua l’acceso dibattito tra il presidente della Regione ed il medico fondatore di Emergency. La diatriba si era aperto quando Strada era stato inserito fra i papabili della gestione sanitaria regionale, precisamente quando Spirlì, sempre in diretta televisiva aveva annunciato che “La Calabria non ha bisogno di medici missionari dell’Africa“.

Nel corso della trasmissione a cui ha partecipato intorno alle ore 15:00, Spirlì ha continuato a sostenere il suo punto di vista:

“Strada è stato messo qui per aiutare la Protezione Civile, più nello specifico per l’ospedale da campo di Crotone. Tutto il resto sono slogan e demagogia”.

Il riferimento, per nulla velato, è alla proposta di Strada secondo Spirlì “sgangherata” della riapertura degli ospedali Calabria.

“I calabresi, invece, hanno bisogno di risposte concrete. Strada è medico? Anche mio cognato lo è. Che poi Strada, per puro caso, abbia una sede a pochi km da casa mia, nel piccolo paese di Polistena, dove si è sempre occupato dei migranti, è un’altra storia. Lì in quello stesso Comune esiste un ospedale che ha sempre avuto dei grandi problemi. I medici di Emergency non sono mai andati nell’ospedale di Polistena a coprire i buchi.

Strada, però, è stato reclutato per Crotone ed il resto dovrebbe lasciare farlo a chi ha le competenze ed a chi è stato chiamato per risolvere i problemi della sanità in Calabria. Il resto può essere classificato solo come titoloni sui giornali”.

Spirlì continua:

“Lasciamo perdere gli slogan delle associazioni che non servono a niente. In questi anni tuto è ruotato intorno alla mala politica che si è appoggiata alla malavita, per decenni ha ciucciato voti alla malavita per diventare la mala politica e poi ha mal gestito tutto quello che riguardava gli interessi della popolazione. Il problema è che il commissariamento non ha risolto questa situazione, da 11 anni i nostri morti sono aumentati perché non è stato risolto niente”.

Il presidente facente funzioni ha concluso con l’ennesimo appello “alla competenza”:

“Basta Generali mandati qui dal Governo. La Calabria, dopo 11 anni di commissariamento ha bisogno di manager che sappiano dove mettere le mani nelle carte, nelle leggi e nei posti letto”.