Covid, il ministro Speranza tra ricerca del vaccino e nuove (possibili) chiusure

"Risultati incoraggianti dal vaccino, ma c'è il rischio di nuove chiusure". Le parole del ministro Speranza


“Serve ancora tempo e prudenza. Ma i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni, sono incoraggianti. L’Italia, con Germania, Francia e Olanda, è nel gruppo di testa per questa sperimentazione. Continuiamo ad investire sulla ricerca scientifica come chiave per sconfiggere il virus”.

Lo ha scritto Roberto Speranza in un post sulla sua pagina Facebook. La notizia annunciata dal ministro della salute accende, sicuramente, la fiducia non solo degli italiani. In un intervento al TG5, però, il ministro ha ricordato a tutta la popolazione che la pandemia non è ancora finita:

“Il rischio di nuove chiusure c’è, perché il rischio zero purtroppo non esiste”.

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Speranza ha proseguito affermando:

“Gli italiani in questi mesi sono stati straordinari, hanno avuto comportamenti molto corretti. Dobbiamo continuare su questa strada. Se dovessimo renderci conto che c’è bisogno di interventi ancora più duri in alcune aree lo faremo senza tentennamenti”.

E ancora:

“Le scuole sono un punto fondamentale, ora dobbiamo riaprirle in piena sicurezza. Quanto all’autunno, quest’anno il vaccino anti-influenzale sarà ancora più importante, perché i sintomi sono quelli del Covid e dobbiamo fare una campagna ancora più forte per l’immunizzazione. Abbiamo imparato a conoscere meglio Covid-19, ma il virus ancora circola, per cui non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. A preoccupare è il fatto che, se pure in Europa e in Italia va meglio, e la curva si è piegata, a livello mondiale non è mai stata così alta. E le connessioni fra i Paesi sono tantissime. Non stupiscono, dunque, i focolai legati ai casi importati”.

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